I giovani e la pessima diottria della Regione Sardegna: 15 milioni agli oratori.

La Regione Sardegna conferma la necessità di mantenere la bassa qualità degli interventi per l’inclusione dei giovani. A ribadirlo l’emendamento da 15 milioni di euro presentato nell’ambito della discussione sulla legge di stabilità e che porterà risorse per i giovani agli oratori dell’Isola “per contrastare le deviazioni giovanili”.

Difficile, in un contesto isolano che si cita (ancora) in totale controtendenza rispetto al processo di secolarizzazione, alcuno slancio innovativo e di reale servizio pubblico per sostenere l’inclusione dei giovani sardi. Sì, quindi, agli schemi desueti e all’unidirezionalità degli interventi per la gioventù.

Una sensibilità, per ampi versi, in linea con l’ultima alzata d’ingegno della Giunta regionale, capace di stanziare l’intero budget previsto nell’ambito della ripartizione delle risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili, per l’iniziativa “Giovani VISPI”. Azione, discussa anche in occasione della visita a Villa Devoto del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, nel più totale imbarazzo del Presidente Solinas e dei vertici del CONI Sardegna che, sul tema, hanno preferito non replicare.

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15 milioni, tornando al nuovo lascito regionale per gli oratori, che andranno alla “realizzazione di progetti, attività, ampliamenti e miglioramenti delle strutture che fanno capo alle Parrocchie”. Enti, secondo la narrazione dominante della politica regionale, capaci di garantire “la socializzazione, la formazione e l’educazione dei giovani nel territorio regionale, accogliendoli e incentivando l’inclusione sociale dei territori”. Aspetto che dovrebbe essere invece valutato sia in termini qualitativi che quantitativi. Si farà, per esempio, formazione sui diritti civili delle minoranze all’interno di tali contesti? Si parlerà forse, data la recente celebrazione del Giorno della Memoria, del rapporto tra Vaticano e gli Ustascia Croati di Ante Pavelic (tra i principali persecutori degli ebrei in Croazia) e delle attività collaborazioniste del prelato Alojzije Viktor Stepinac (beatificato da Papa Giovanni Paolo II) nel corso del secondo conflitto mondiale?

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Non è dato saperlo ma, per il Presidente della Regione Sardegna, assente dal 2019 sul tema delle politiche giovanili (come dimostrato anche dallo stato di coma in cui versa la pagina istituzionale della Regione Sardegna dedicata ai giovani sardi), l’intervento andrà a “favorire l’aggregazione sociale promuovendo i luoghi e le attività di socializzazione e di crescita educativa dei minori, degli adolescenti e dei giovani”.

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