L’intesa per la promozione del territorio oristanese.

Dalla collaborazione tra la Fondazione Oristano e il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Cagliari è nata una nuova iniziativa per la valorizzazione turistica del territorio oristanese.

Nei giorni scorsi, ricordano i promotori, le attività sono state presentate all’ex Monastero del Carmine, sede del Consorzio UNO, dagli studenti Martina Veronica Leoni, Luisa Liliana Loi, Luca Contu, Lara Vigo e Laura Gungui (originari di vari centri della Sardegna e iscritti al corso universitario di Oristano). Tra i progetti condivisi “L’oristanese: tra acqua e cultura” mirato alla valorizzazione delle risorse idriche, l’archeologia, la gastronomia, la sacralità e il benessere nel territorio di Oristano. Il percorso, sviluppato sul tema dell’acqua, parte da Oristano e prevede la realizzazione di un itinerario in 5 tappe: lo stagno di Santa Giusta, lo stagno di Cabras, il pozzo di Santa Cristina, le terme di Fordongianus e la diga di Santa Chiara sul lago Omodeo.

LEGGI ANCHE:  Usutu Virus: un gruppo di zanzare positivo a Oristano.

“L’itinerario vuole valorizzare l’acqua, nelle sue diverse manifestazioni presenti all’interno della provincia di Oristano, quale elemento che ha permesso insediamenti umani nel territorio fin dall’antichità. L’acqua è l’elemento naturalistico che più di tutti ha caratterizzato e caratterizza paesaggi, cultura e storia di questo territorio. Il percorso è composto da 5 tappe, dal Sinis al Barigadu, passando per paesaggi lacustri, zone montuose e testimonianze lasciateci da civiltà che prima di noi hanno vissuto questo territorio”.

In ogni tappa, concludono i proponenti, verranno installati dei QR CODE geolocalizzati attraverso i quali verrà descritto il paesaggio e le caratteristiche specifiche del sito.