Elezioni 25 settembre, l’autorete della Lega sarda: “Chi si occupa dei giovani?”.

Proseguono i saldi estivi delle varie sigle partitiche in vista della elezioni del 25 settembre. Decisamente in crisi di contenuti gli esponenti più in vista delle varie anime politiche dell’Isola si riscoprono ora attenti alle esigenze dei vari segmenti della popolazione.

Stranamente – chissà quanto avrà inciso l’estensione del diritto di voto ai 18enni al Senato – il tema dei giovani, come confermato dalle “piccole” proposte presentate ieri dal PD, sta andando ad occupare una sempre maggiore (quanto temporanea) centralità. Fin qui nulla di negativo, anzi, ma non è difficile scorgere, con riferimento alla campagna elettorale regionale e alla luce della ridicola produzione legislativa sulle politiche giovanili da parte del gruppo Lega in Consiglio regionale, un certo opportunismo e incoerenza di fondo sulla questione giovanile. Già leggendo la pagina facebook del “personaggio politico” (come ricordato da Facebook) Michele Pais, presidente dell’Aula regionale, è facile rendersi conto del “ritrovato interesse” per i/le giovani sardi/e.

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“CHI SI OCCUPA DEI GIOVANI? – si legge nel post sulla pagina Facebook di Pais -. Si parla tanto di Next generation UE… ma al di là del programma finanziario (soldi, opere pubbliche,appalti, ecc ecc) chi si occupa davvero dei giovani?”. Decisamente non la Lega Nord in Sardegna, guardando a quanto fatto negli ultimi 3 anni di legislatura regionale. Un triennio dove, salvo un testo unificato in materia di Cyberbullismo (tema tutto sommato intergenerazionale) e la firma da parte dell’attuale coordinatore regionale Dario Giagoni sulla proposta di legge 182 in materia di politiche giovanili (ancora in discussione in commissione dopo 3 anni e 2 audizioni), il Carroccio in Sardegna ha fatto veramente poco.

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Una realtà di fatto che esce rafforzata, inoltre, dalla mai pervenuta risposta alla richiesta del Partito Democratico, formalizzata dal consigliere Roberto Deriu, per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla condizione giovanile in Sardegna. Più fortuna ha ottenuto, per esempio, la commissione speciale sull’Insularità, ma questa è un’altra storia.

Gap di visione politica sui giovani sardi sul quale bisogna ora intervenire (ovviamente in piena campagna elettorale) come ricorda il post pubblicato sulla pagina del “personaggio politico”: “Ci siamo mai fermati ad ascoltarli, per capire cosa vogliono, di cosa hanno necessità e dell’idea che hanno del LORO FUTURO che pretendiamo di costruirgli (spesso rovinargli)? Il tema giovanile – si legge ancora nel post – è uno dei più importanti e delicati per una società e, forse, il meno trattato dalle forze politiche. O trattato solo in campagna elettorale”.

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Una dichiarazione da autogol che, oltre a ribadire lo scarso tenore programmatico per i giovani sardi da parte della Lega, non può che ricordare, riflettendo sulla consistenza dell’attuale rappresentatività regionale, una sempre più deprimente assenza di contenuti e politiche a sostegno della “migliore gioventù” della Sardegna.

Per togliersi ogni dubbio, sempre che decenni di assenza della politica sulla questione giovanile sarda ne abbia lasciato qualcuno, domenica 21 agosto a partire dalle 18.00, il gruppo Lega Giovani, batterà il lungomare di Alghero, per “ascoltare i giovani”. Buona vita!

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