Un anno di guerra in Ucraina: la dichiarazione del Consiglio europeo.

Un anno fa, il 24 febbraio 2022, la Russia di Putin iniziava le ostilità attaccando l’Ucraina. Dopo 365 giorni di combattimenti, oltre all’evidente fallimento della diplomazia, il conflitto sembra essere ben lontano da qualsiasi ipotesi di armistizio e, quindi, di pace. Nell’occasione dell’anniversario i membri del Consiglio europeo, hanno ricordato gli sforzi del popolo ucraino nel difendere la propria patria e i principi fondamentali del diritto internazionale contro l’aggressione russa.

“Il popolo ucraino ha mostrato al mondo che spetta agli ucraini decidere il futuro del loro Paese – si legge nella nota del Consiglio europeo -. Nessun Paese ha il diritto di invadere il proprio vicino o violarne la sovranità e l’integrità territoriale. Questa aggressione è un crimine contro la pace. Viola la Carta delle Nazioni Unite, i principi delle Nazioni Unite e i valori dell’umanità. Non possiamo e non dobbiamo rimanere inerti di fronte a tali crimini. La Russia – proseguono – ha sistematicamente preso di mira i civili, distrutto città e attaccato l’identità ucraina”.

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Uno statement duro contro il regime di Putin che continua elencando le milestone della ferina Federazione Russa: “La Russia ha utilizzato gli alimenti e l’energia come armi, lanciato minacce nucleari profondamente irresponsabili e diffuso false narrazioni sulla guerra. La guerra di aggressione della Russia e le sue conseguenze hanno duramente colpito molti paesi, in particolare per via del loro impatto sull’economia globale e sui prezzi dei prodotti alimentari e delle materie prime. L’Unione europea continuerà a collaborare con i partner per attenuare questi effetti e fornire assistenza ai paesi e alle persone che più ne hanno bisogno. Continueremo a stare fermamente al fianco dell’Ucraina e della sua popolazione e a offrire loro piena solidarietà per tutto il tempo necessario. Tutti gli ucraini meritano di vivere in pace e di scegliere liberamente il proprio destino. L’Ucraina fa parte della nostra famiglia europea”.

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“Sosterremo inoltre la ricostruzione dell’Ucraina e a tal fine ci adopereremo per utilizzare i beni russi congelati e bloccati conformemente al diritto dell’UE e internazionale. Aumenteremo ulteriormente la pressione collettiva esercitata sulla Russia affinché ponga fine alla sua guerra di aggressione. A tale scopo adotteremo un decimo pacchetto di sanzioni e prenderemo provvedimenti contro coloro che tentano di eludere le misure dell’UE. Sosteniamo la formula di pace del presidente Zelenskyy. Insieme ai partner internazionali, faremo in modo che l’Ucraina prevalga, che il diritto internazionale sia rispettato, che la pace e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale siano ripristinate, che l’Ucraina sia ricostruita e che giustizia sia fatta”.

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