Startup: credito inaccessibile e pessima formazione frenano lo sviluppo in Italia.

Come dimostrato dai tanti programmi estemporanei nazionali e regionali (come nel caso della ‘pessima pratica’ Talent Up in Sardegna), la scarsa accessibilità al credito e la carenza di interventi formativi di alto impatto, continuano a frenare lo sviluppo del mondo delle Startup in Italia. Su 8 aspiranti imprenditori su 10, infatti, solo 2 vanno avanti, mentre gli altri sono frenati nel 48,9% dei casi dalla mancanza di fondi e per il 31,3% dal non avere le skills necessarie, secondo lo studio sul fenomeno imprenditoriale realizzato da Startup Geeks.

In Italia, in pratica, nonostante l’innata innovatività della popolazione, non si riesce a sostenere le nuove generazioni di aspiranti imprenditori, mentre, nel contempo, si spendono milioni di euro in inutili (quanto illusorie) iniziative pubbliche (vedi sempre ll caso Talent Up in Sardegna).

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In dieci anni, ancora, l’Italia ha perso quasi 156mila imprese, con un calo del -22,4%. Solo nell’anno della pandemia, la flessione è stata del 18%, come ricordato recentemente da Unioncamere sulla mortalità delle imprese italiane. Se nel 2011 sfioravano quota 700mila (697mila), quelle iscritte a fine 2020 al Registro Imprese delle Cciaa, erano 541 mila.

Per i giovani, inoltre, nell’ultimo decennio, le possibilità per aprire un’attività ad alto contenuto innovativo, volendo andare le autocelebrazioni istituzionali, sono andate sempre più rarefacendosi.