Quali politiche giovanili per la Sardegna? Se n’è parlato all’incontro di Sardegnagol.

Si è tenuto ieri nell’Hostel Marina di Cagliari il primo appuntamento del ciclo di incontri di Sardegnagol dedicati ai temi della politica, della cultura e dell’economia in Sardegna. Nell’incontro d’apertura si è discusso di politiche giovanili. Erano presenti rappresentanti di associazioni, fra cui Luca Frongia, portavoce del C.A.S.M.I., Angelica Perra, presidente del network TDM 2000 International,  giovani e semplici curiosi.

In Sardegna manca una legge sulle politiche giovanili e da più parti si auspica l’adozione di un atto che regolamenti il settore e definisca interventi di contrasto alla disoccupazione giovanile alla marginalizzazione delle nuove generazioni.  In passato i tentativi di introdurre una normativa in materia si sono arenati nelle pastoie dei lavori in Aula e attualmente il tema non pare essere presente nelle agende dei partiti. Forte è quindi il timore in associazioni e operatori di settore che l’attuale legislatura produca, come la precedente, un nulla di fatto.  Ciò mentre a livello nazionale molte regioni si sono già dotate da una legge o si accingono a farlo. Dal programma “bollenti spiriti” della Puglia, autentico caso di eccellenza in Europa, fino alla normativa recentemente introdotta in Sicilia, le politiche giovanili conoscono interventi legislativi di grande rilevanza.

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Partendo dall’analisi delle differenti tipologie di leggi attualmente in vigore, l’incontro di Sardegnagol ha provato a rispondere a una domanda diretta e complessa: quale tipo di legge per le  politiche in Sardegna? La risposte hanno evidenziato un orientamento prevalente tra gli operatori in favore di un sistema di centri territoriali per l’erogazione di servizi e la formazione distribuiti capillarmente sul territorio. Accanto a ciò è emersa l’esigenza di formare adeguatamente gli operatori giovanili, anche attraverso il riconoscimento di tale figura personale. Altro elemento portante di una futura legge è stata la proposta di un forum giovani che, andando oltre la formula della consulta tradizionale, possa realmente mettere in rete le realtà del mondo giovanile operanti in Sardegna. Un accenno importante è stato inoltre fatto al potenziamento degli strumenti digitali e il contrasto a fenomeni di “digital divide” che colpiscono i giovani sardi. Infine sono stati proposti interventi ad hoc dedicati a giovani aspiranti imprenditori e basati su mentoring, coaching e sostegno all’accesso al credito. Le proposte fatte comporranno un dossier che intende essere un contributo fattivo alle future discussioni sulle politiche giovanili in Sardegna. <<Con questo incontro abbiamo voluto mettere in campo i migliori spunti degli operatori giovanili e dei giovani del territorio,  discutendo proattivamente per l’elaborazione di una proposta per una legge di sistema sulle politiche giovanili in Sardegna>> ha affermato il direttore di Sardegnagol, Gabriele Frongia, al termine della riunione. Il prossimo appuntamento del ciclo d’incontri è previsto per i primi giorni di Novembre.

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