Medicina generale, audizioni in Consiglio regionale.

La commissione Salute ha sentito in audizione i rappresentanti dell’Anci, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per valutare le migliori soluzioni da mettere in campo per consentire a tutti i bambini sardi e agli adulti delle zone carenti di avere una assistenza qualificata.

Una situazione critica nell’Isola prodotta dall’assenza di programmazione sui corsi di formazione per medici di medicina generale e di parametri non rispettosi della territorialità e densità della popolazione. Problemi risolvibili, secondo i rappresentanti dei medici, partendo dall’aumento dei massimali, dagli incentivi per i medici di medicina generale e pediatri che accettino di andare a lavorare in zone disagiate e, ancora, dalla rivisitazione dell’accordo integrativo regionale, fermo al 2010.

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Secondo i rappresentanti di categoria, ci sarebbe la possibilità di intervenire subito utilizzando quanto previsto dall’articolo 32 dell’Accordo Collettivo nazionale per la disciplina dei Rapporti con i Medici di Medicina generale, in cui al comma d) parla dell’ “assistenza in zone disagiatissime, comprese le piccole isole sulla base delle intese regionali di cui all’art. 45, lettera. “C2”, comma 2”.

La Commissione ha, quindi, chiesto all’Anci e ai rappresentanti dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, l’elaborazione di una proposta unica da presentare alla Commissione per poterla analizzare con la massima tempestività, alla presenza dell’assessore della Sanità, per dare risposte immediate ai piccoli pazienti e ai cittadini rimasti senza medico di base e pediatra di libera scelta.

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