Eurostat: disoccupazione giovanile in Sardegna al 40% e la classe dirigente pensa alle amministrative di ottobre.

Calabria, Campania e Sicilia si confermano tra le regioni Ue con il più basso tasso di occupazione nella popolazione tra 20 e 64 anni. E’ quanto emerge dall’annuario Eurostat sulle regioni europee.

Numeri disastrosi anche per la Sardegna, dove il tasso di disoccupazione dei giovani sardi si attesta al 40%. Una questione di poco conto per le alte sfere regionali, troppo impegnate nella presentazione di proposte di legge di piccolo cabotaggio (eufemisticamente parlando) e, ultima new entry, dalla prossima tornata elettorale di ottobre che, con molta probabilità ritarderà la conclusione dell’iter dell’attuale Pl 284, la cosiddetta legge Omnibus, ovvero il pacchetto di misure destinato al risarcimento per i danni degli incendi nell’Isola, ai ristori per le imprese in difficoltà e al finanziamento di provvedimenti vari di carattere economico e sociale… ‘piccolezze’ di fronte alle competizioni elettorali di Olbia, Capoterra e Carbonia!

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Una dichiarazione di disinteresse verso i giovani sardi confermata anche dalla non calendarizzazione (a distanza di due anni), dell’unica proposta di legge di questa Legislatura sulle politiche giovanili in Sardegna e dalla timida discussione legata alla proposta di istituzione di una commissione speciale sulla condizione giovanile in seno al Consiglio regionale, capace di mettere in scena l’ennesimo valzer della dialettica tra l’opposizione e la maggioranza nell’Aula.

Bisognerà attendere (e non sarà difficile visto l’attuale contesto), una più illuminata classe dirigente regionale per supportare un sistema produttivo capace di toccare i tassi di occupazione della regione insulare di Aland in Finlandia (86,5%), indubbiamente il dato più elevato nella Ue.

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Foto di Marco Wolff da Pixabay