Corpo europeo di solidarietà: 120 progetti realizzati nel biennio 21-22.

Sono 120 i progetti di volontariato, realizzati tra 2021 e 2022 nell’ambito del programma Corpo europeo di solidarietà (ESC) e finanziati dall’Agenzia Nazionale per i Giovani (per un importo complessivo di 10.124.415,00 euro), con l’obiettivo di sostenere la partecipazione giovanile e la risposta ai problemi sociali.

“I programmi europei per la gioventù – commenta la Direttrice generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, Lucia Abbinante – valorizzano il volontariato e la solidarietà come strumenti per affrontare le sfide del presente, promuovono la fratellanza e la collaborazione tra le persone e contribuiscono a formare una nuova generazione di cittadini consapevoli, nella cornice dell’Europa che individua proprio nella solidarietà uno dei suoi valori fondanti”.

“Il volontariato – prosegue – è una esperienza educativa che consente ai giovani di attivarsi e di contribuire a creare una società più inclusiva, mettendo al servizio della comunità le proprie competenze e le proprie energie. Essere volontari significa trasformare la propria vita in un progetto di impegno che fa bene a se stessi e agli altri e che permette di migliorare le nostre società. I volontari, come i giovani coinvolti nel programma Corpo europeo di solidarietà, sono una preziosa testimonianza di impegno e di attivismo”.

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Il Corpo europeo di solidarietà è il programma dell’Unione europea che favorisce e sostiene la partecipazione dei giovani e il loro coinvolgimento in progetti di volontariato all’estero e in progetti di solidarietà a livello locale, offrendo ai partecipanti importanti opportunità in termini di crescita personale e acquisizione di competenze trasversali, con ricadute e impatti positivi anche sul mondo del lavoro.

Una ricerca realizzata dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, “Effetti della Cittadinanza Attiva nell’Occupabilità dei Volontari Partecipanti al programma ESC”, rivela che i giovani che tra il 2018 e il 2020 hanno partecipato ai progetti del Corpo Europeo di solidarietà dichiarano di aver appreso competenze fondamentali quali pensiero critico, maggiore sicurezza in sé e nelle proprie scelte, capacità di mediazione e di adattarsi a differenti contesti e culture, skill linguistiche.

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Il 42,5% degli intervistati, su un campione totale di 244 soggetti (64 uomini e 153 donne) con un’età media di 27,8 anni provenienti per il 60% dal Nord Italia, seguito dal 20% dal Sud e Isole e  13,5% dal centro Italia, evidenzia come l’esperienza all’estero si dimostri una leva strategica per lo sviluppo di un pensiero più aperto sul piano personale e professionale; l’8,63% pone l’accento su un’aumentata consapevolezza del valore della diversità e dell’inclusione ottenuta rafforzando le proprie reti di relazioni extra-nazionali e apprendendo nuovi modelli culturali in ambito organizzativo e nella gestione delle relazioni; ancora, il 12% evidenzia come la partecipazione al programma favorisca lo sviluppo di competenze specifiche e trasversali.

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Tra le principali motivazioni alla base della scelta di aderire al programma Corpo Europeo di solidarietà ci sono l’esigenza di sviluppo personale per sperimentare e confrontarsi con un contesto diverso da quello domestico, la volontà di ampliare la propria dimensione professionale, migliorando le proprie skill e competenze, e il desiderio di fare networking per costruire nuove relazioni.