“Rivendica il futuro”, l’Anno europeo della gioventù volge al termine.

Domani, al Parlamento europeo di Bruxelles, si svolgerà la conferenza di chiusura dell’Anno europeo della gioventù , ‘Rivendica il futuro’. L’evento, promosso da Mariya Gabriel , Commissario per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù, proverà a fare il punto sui risultati dell’anno.

Un’occasione, come rimarcato dalla comunicazione istituzionale dei vertici europei, “per discutere di come le politiche giovanili rimarranno in cima all’agenda politica” (alzi la mano chi ha rilevato nel corso dell’anno risultati tangibili in UE per porre fine al deprimente paradigma politico per i giovani europei…). Lettura decisamente autoreferenziale che trova d’accordo (ci saremmo sorpresi del contrario!), la commissaria per la gioventù, Mariya Gabriel, per la quale “l’Anno europeo della gioventù ha portato nuove idee, nuovi legami, nuove aspettative”. Difficile, però, riscontrare alcuna dovizia di dettagli all’interno della narrazione dell’esponente dell’esecutivo von der Leyen. Come ampiamente appurato, la comunicazione istituzionale non può esimersi dall’essere autoreferenziale e astratta quando si deve parlare di risultati.

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Descrizione sugli esiti affidata alla mera rilevazione qualitativa delle iniziativa realizzate nel corso dell’anno: circa 8500 eventi, nonché e il lancio della piattaforma Voices, che, sempre rimanendo sul binario autocelebrativo della Commissione europea, “ha offerto ai giovani l’opportunità di esprimere le proprie opinioni e visioni sulle politiche dell’UE e sul futuro”. Provare per credere!

Foto Jennifer Jacquemart Copyright European Union, 2021 Source: EC – Audiovisual Service