Bianchi: “Linguaggi teatro e audiovisivo per innovare la didattica”.

Utilizzare i linguaggi del teatro e dell’audiovisivo come strumenti per innovare la didattica in aula e per sollecitare le ragazze e i ragazzi a partecipare di più in classe, a lavorare in gruppo, a sviluppare la capacità di risolvere problemi con la loro creatività, a parlare in pubblico. Questo l’obiettivo del progetto sperimentale “Uniti per la scuola”, avviato lo scorso novembre in dieci scuole di diverse città italiane, i cui risultati sono stati presentati oggi al Palazzo dell’Istruzione dal ministro Patrizio Bianchi insieme alle attrici Vittoria Puccini, presidente di “U.N.I.T.A.”, e l’attrice Paola Cortellesi.

L’iniziativa di formazione è stata promossa dal Ministero dell’Istruzione, dal Ministero della Cultura, da “Alice nella Città”, dall’Accademia del Cinema Italiano-Premi David di Donatello e da U.N.I.T.A.- Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, con la supervisione pedagogica del CPP, Centro PsicoPedagogico di Daniele Novara. Sono stati proprio gli studenti, i docenti e i formatori che hanno preso parte alla sperimentazione i protagonisti dell’evento conclusivo di oggi, raccontando la propria esperienza e le loro impressioni sul progetto. Con loro anche Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano-Premi David di Donatello, Fabia Bettini, Direzione Artistica di “Alice nella Città”, e gli attori Carlotta NatoliGiorgio Marchesi e Chiara Tomarelli, membri del tavolo scuola di “U.N.I.T.A.”.

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“Il successo di questo progetto – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – dimostra che studentesse e studenti desiderano una scuola più affettuosa, di relazioni, in cui l’apprendimento arriva anche dallo scambio e dall’incontro con l’altro. Dobbiamo offrire a ragazze e ragazzi opportunità e metodologie didattiche innovative in grado di accendere la loro curiosità, la loro partecipazione, la creatività, che li mettano al centro e li accompagnino nella scoperta di sé. Voglio ringraziare le attrici e gli attori che si sono messi a disposizione dei nostri giovani, facendo un lavoro straordinario: è un atto di condivisione di responsabilità che sta dando frutto”.

“Ascoltare i ragazzi che hanno parlato del progetto ‘Uniti per la scuola’ questa mattina al Ministero dell’Istruzione è stato davvero emozionante – ha commentato Vittoria Puccini -. Hanno raccontato di quanto il lavoro svolto quest’anno con i docenti e i formatori di U.N.I.T.A. li abbia aiutati a conoscere sé stessi e i propri compagni, spingendoli a manifestare le proprie emozioni e creando un rapporto positivo di condivisione e fiducia tra di loro e con gli insegnanti. Una ragazza ha detto ‘grazie a questo progetto ho pensato che andare a scuola è bello’. Non potevamo sperare in un risultato migliore”.

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“Voglio approfittare di questa occasione – ha aggiunto Paola Cortellesi – per rilanciare l’appello affinché cinema e teatro diventino al più presto materie di studio nelle scuole. So che si sta lavorando in questa direzione e per questo ringrazio il Ministro Bianchi. Queste materie serviranno a formare persone che in futuro sappiano mettersi in gioco, condividere e a sostenersi gli uni gli altri. Come su un set o a teatro dove tutti lavorano per uno scopo comune. È bene che a questa età i ragazzi imparino a fare squadra e non ad appartenere a un branco. Io sono qui insieme a Vittoria Puccini in rappresentanza di U.N.I.T.A., siamo in tanti, più di mille, e non posso che ringraziare i miei colleghi, Carlotta Natoli, Giorgio Marchesi e Chiara Tomarelli per il grande lavoro svolto su questo progetto. Aiutare i ragazzi a esprimersi e a mettere in gioco le proprie emozioni li aiuta ad avvicinarsi agli altri. E anche questo è molto bello”.

La prima edizione di “Uniti per la scuola”, che si è conclusa lo scorso 31 maggio, ha coinvolto 10 scuole di ogni grado e oltre 300 studentesse e studenti. Nello specifico gli istituti partecipanti sono stati: il Liceo Statale “Don Lorenzo Milani” di Napoli; il Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Bologna; il Liceo Artistico-IISS “Nicola Garrone” di Barletta (BT); il Liceo Artistico “A. Caravillani” di Roma; l’Istituto Comprensivo “D. R. Chiodi” di Roma; l’Istituto Comprensivo Ardea 1 di Ardea (RM); l’Istituto “Marco Polo” di Firenze; l’I.I.S.”Leonardo Da Vinci” di Firenze; il Liceo “Giulio Casiraghi” di Cinisello Balsamo (MI) e l’Istituto Comprensivo 1 Pescantina (VR).

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Obiettivo della sperimentazione: utilizzare in aula tecniche e metodologie che caratterizzano il lavoro del cinema e del teatro e farne preziose alleate per una didattica sempre più innovativa. In altre parole, il progetto ha proposto una metodologia, da usare in maniera interdisciplinare, che mette lo studente al centro e mira ad attivare le risorse creative di ciascuna e ciascuno.

Positive le risposte dei partecipanti: in molti hanno sottolineato il cambiamento del clima in classe, più orientato, grazie al percorso sperimentale, alla collaborazione e alla condivisione. Studentesse e studenti hanno dichiarato di avere avuto la possibilità di esprimersi maggiormente e meglio in un contesto in cui si sentivano meno preoccupati del giudizio esterno, acquistando di conseguenza maggiore fiducia in sé.