Youplay, la conoscenza degli obiettivi di sviluppo sostenibile è un gioco.

Mentre si fa poco per la diffusione della conoscenza degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile tra i giovani, dal mondo del volontariato giovanile, attraverso un processo partecipato dal basso, si lavora a nuove iniziative innovative per educare ragazzi e ragazze alla conoscenza dei 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e, in particolare, i 169 target o traguardi previsti a livello globale. Tra queste quella portata avanti dal partenariato del progetto Youplay, condotto dalla capofila TDM2000 International, associazione sarda benchmark della cooperazione internazionale nel settore della gioventù.

Youplay, Sardegnagol riproduzione riservata
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Un gioco digitale rivolto ai giovani per sostenre l’interiorizzazione degli obiettivi comuni della Strategia di Sviluppo Sostenibile, proponitrice un insieme di questioni importanti per lo sviluppo del pianeta: dalla lotta alla povertà, all’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, solo per citarne alcuni.

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Vere e proprie missioni necessarie per portare il mondo sulla strada della sostenibilità, come ricordato da Gabriele Frongia, tra i partecipanti alle attività di testing del nuovo gioco digitale, parte del core del progetto Youplay.

Youplay, Sardegnagol riproduzione riservata
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“Insieme ad altre organizzazioni giovanili internazionali in questi giorni siamo impegnati in Serbia in attività di testing e ideazione di nuove features per il nuovo strumento di educazione sugli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile rivolto in particolare a giovani, educatori e operatori giovanili. Dalla povertà alla tutela dell’ambiente sono molti gli aspetti che meritano di essere approfonditi dai nostri giovani ma, sia per via di una atavica mancanza di innovazione all’interno del sistema formativo e dell’istruzione, che per una modalità operativa autoreferenziale portata avanti dalle istituzioni, spesso vengono portate avanti inizative di scarso impatto. Le principali statistiche europee – conclude – ci dicono che laddove sia assicurata la co-programazione degli interventi nel settore della gioventù con i giovani e organizzazioni giovanili, si creano nuovi strumenti educativi particolarmente impattanti per i giovani europei”.

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