Truzzu presenta il “non slogan”. Che sia una conferma della “non politica?”.

Sarà una campagna “non slogan” per il candidato presidente della Regione Sardegna, Paolo Truzzu. Una conferma che arriva oggi dalla sede elettorale di via Lo Frasso e che, per ampi versi, potrebbe rivelarsi una buona soluzione per confondere l’elettorato verso i gap di coerenza (ricordiamole le promesse elettorali del 2019) e i magri risultati ottenuti nel corso del mandato da sindaco di Cagliari e da rappresentante di una Giunta comunale mai pervenuta.

Un “non slogan” capace, con una semplice operazione semantica, di fare presa sui tanti vuoti di memoria (ingiustificati) degli elettori della principale città della Sardegna e sui sardi e sarde che non hanno ancora avuto l’occasione di conoscere l’uomo politico (e amministratore locale) Paolo Truzzu.

Sarà pur vero che puntare verso una campagna elettorale basata sulla narrazione della “bacchetta magica”, con gli allarmanti tassi di astensionismo previsto per l’appuntamento del 25 febbraio e del totale disincanto verso la politica, potrebbe non rivelarsi una mossa vincente (il più tanto è stato già fatto con la scissione Todde/Soru), eppure, come spesso rilevato nella comunicazione istituzionale del sindaco di Cagliari, anche l’apertura di una semplice are verde cittadina è stata spesso celebrata come un atto da grandi statisti, confermando, per ampi versi, un insopprimibile tenore comunicativo autocelebrativo per usare un eufemismo.

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Da chiedersi come sarà possibile spendere la mostruosa mole di risorse per la Sardegna non essendo stati capaci di proporre per la raccolta differenziata (giusto per fare un esempio) nient’altro che una corriera ecologica itinerante che tanti disagi ha creato agli esercenti locali. Ma della bontà della propria candidatura, dopo un imbarazzante tiramolla con gli alleati del Psd’Az e Lega, Paolo Truzzu è più che convinto: “Abbiamo le idee chiare sul da farsi e dimostreremo che sapremo spendere le risorse” per colmare il noto gap infrastrutturale dell’Isola.

Al centro delle politiche della Regione, come dichiarato dal candidato del centrodestra nel corso dell’incontro nel quartiere generale di via Lo Frasso, ci sarà il confronto con le comunità locali. Collazione e slancio verso la co-programmazione, però, risultato assente nel corso del mandato da sindaco di Cagliari come rilevato nel settore della gioventù, parte (forse non troppo importante in termini di percentuali di voto) della comunità locale sarda. Sarà possibile costruire una nuova “Carta De Logu” sulla base di tali premesse? Difficile essere ottimisti sui prossimi 5 anni di Governo.

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Che non si voglia usare la narrazione della “bacchetta magica” al momento (concediamo il beneficio del dubbio) è probabile, ma la ricerca dell’effetto e delle proposte “fantastiche” resta, nel contempo, irrinunciabile per il candidato del centrodestra che ha espresso l’intenzione di costituire “l’Agenzia delle energie”.

Quanto ai trasporti, ha poi dichiarato Truzzu, “si proseguirà sulla strada intrapresa dall’assessorato regionale”. Che si provi, magari, a proporre un serio tavolo di discussione con chi possiede gli aerei…