Tratta di esseri umani: accordo sulle nuove regole Ue.

Matrimonio forzato, adozione illegale e sfruttamento della maternità surrogata sono i temi sui quali martedì i negoziatori del Parlamento e del Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio per rivedere le norme sulla prevenzione e la lotta alla tratta di esseri umani.

Intesa che dovrebbe ampliare la portata dell’attuale direttiva contro la vendita di uomini e donne e introdurre sanzioni per le imprese condannate per tratta, compresa l’esclusione dalle gare d’appalto e dal rimborso di aiuti e sussidi pubblici.

Interessante anche la garanzia di non perseguibilità verso le vittime per atti criminali commessi dietro costrizione. “Come Parlamento avevamo una posizione ambiziosa e il Consiglio si è mostrato aperto al dialogo, con la spinta iniziale della Presidenza spagnola – ha dichiarato Eugenia Rodríguez Palop -. Abbiamo dovuto cedere tutti, ma il risultato è buono. Abbiamo introdotto, tra l’altro, lo sfruttamento della maternità surrogata, migliorato la prevenzione, rafforzato le indagini e i procedimenti giudiziari, nonché il coordinamento e il monitoraggio, e abbiamo incluso misure per proteggere, assistere e sostenere meglio tutte le vittime. Oggi siamo un po’ più vicini a porre fine a questa forma di barbarie”.

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Parlamento e Consiglio dovranno approvare formalmente l’accordo. Le nuove norme entreranno in vigore venti giorni dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE e gli Stati membri avranno due anni per attuare le disposizioni.

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