Sospensione visti Russia: la Commissione butta benzina sul fuoco.

La Commissione europea ha proposto oggi la sospensione totale dell’accordo di facilitazione del visto con la Russia, siglato nel lontano maggio 2007 ed entrato in vigore nel successivo mese di giugno. Una prova muscolare che prosegue nel segno della totale cesura delle relazioni diplomatica tra l’UE e il regime di Vladimir Putin.

“Un paese come la Russia, che sta conducendo una guerra di aggressione, non dovrebbe beneficiare di agevolazioni per i visti – si legge nella nota della Commissione von der Leyen -, dimostrando un completo disprezzo per l’ordine internazionale basato sulle regole”.

La sospensione risponde, inoltre, all’aumento dei rischi e delle minacce per gli interessi di sicurezza dell’Unione e per la sicurezza nazionale degli Stati membri da parte della Federazione Russa. 

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Per effetto della proposta i cittadini russi non godranno più di un accesso privilegiato all’UE e dovranno affrontare una procedura di richiesta del visto più lunga, più costosa e più difficile. Gli Stati membri avranno, così, ampia discrezionalità nell’elaborazione delle domande di visto per soggiorni di breve durata presentate da cittadini/e russi/e. L’UE, però, rimarrà aperta a determinate categorie di richiedenti visto russi che viaggiano per scopi essenziali, compresi in particolare familiari di cittadini dell’UE, giornalisti, dissidenti e rappresentanti della società civile. Aumenterà, in particolare, la tassa per il visto da 35 a 80 euro per tutti i richiedenti, i tempi per le domande da parte dei Governi UE che passeranno da 10 a 15 giorni (fino a un massimo di 45). Ancora sono previste norme più restrittive sui visti per ingressi multipli (i richiedenti non avranno più facile accesso ai visti validi per ingressi multipli nell’area Schengen) e saranno necessari nuovi documenti giustificativi, non potendo beneficiare più dell’elenco semplificato incluso nell’accordo di facilitazione del visto.

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“La Russia – ha ricordato nell’occasione la Commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson – continua a violare il diritto internazionale con le sue azioni militari illegali, a commettere atrocità contro gli ucraini e a minare la sicurezza e la stabilità europea e mondiale. Queste azioni violano i principi fondamentali su cui è stato concluso l’accordo di facilitazione del visto e vanno contro gli interessi dell’UE e dei suoi Stati membri. La proposta odierna mostra una risposta forte e unita dell’UE”.

Spetterà adesso al Consiglio esaminare e, nel caso, adottare la proposta di sospendere l’accordo di facilitazione dei visti. Una volta adottata, la sospensione entrerà in vigore il secondo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. La decisione sulla sospensione sarà notificata alla Russia non oltre 48 ore prima della sua entrata in vigore.

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Spetterà anche al Parlamento europeo decidere sulla proposta sul non riconoscimento dei documenti di viaggio russi rilasciati nelle regioni straniere occupate. Le misure entreranno in vigore il primo giorno successivo a quello della loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.

foto Kremlin.ru