Sequestrata e violentata a 18 anni. Fermati 3 cittadini albanesi.

La Polizia di Stato di Perugia ha proceduto al fermo di indiziato del delitto ex art. 384 c.p.p. di tre cittadini albanesi, indiziati, a vario titolo, dei reati di sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo aggravata ai danni di una giovane donna di anni diciotto originaria della Costa d’Avorio.

Le indagini sono state avviate dopo la richiesta d’intervento della donna, trovava in Strada del Pantano e riversa a terra, con a fianco, poggiato al suolo, un coltello da cucina. Successivamente, l’attività della Squadra Mobile di Perugia, anche con il contributo dichiarativo della parte offesa, ha consentito di ricostruire quanto accaduto alla giovane donna nelle ore precedenti il suo ritrovamento.

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In particolare un cittadino albanese, che la giovane donna aveva conosciuto tempo addietro, e si sarebbe offerto di accompagnarla da un Comune in provincia di Arezzo, luogo di dimora della donna, a Firenze, l’avrebbe prelevata dalla propria abitazione, portandola, con una banale motivazione, presso un’abitazione, sita in una frazione di Perugia – Zona del Pantano -, all’interno della quale sarebbero stati presenti altri due connazionali. Qui la donna, privata della sua libertà, sarebbe stata costretta ad ingerire alcolici in ingente quantità e ad assumere ripetutamente sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Successivamente, la vittima sarebbe stata condotta nella camera da letto, spogliata interamente e violentata a turno da due degli aguzzini.

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Di seguito alla violenza subita, la donna si sarebbe impossessata di un piccolo coltello, cercando di fuggire, ma sarebbe stata disarmata e riportata all’interno dell’abitazione da uno dei suoi aguzzini che l’avrebbe afferrata al collo. Solo dopo, approfittando di un attimo di distrazione dei suoi carcerieri, la ragazza sarebbe riuscita a scappare, chiedendo l’intervento delle Forze dell’Ordine. A tal punto, i cittadini albanesi, accortisi che la donna era al telefono per chiedere aiuto, sarebbero scappati a bordo di un’autovettura.

Le attività investigative svolte, tra cui perquisizioni, sequestri, escussioni di persone informate sui fatti, nonché accertamenti di polizia giudiziaria, hanno consentito l’identificazione dei tre soggetti ritenuti coinvolti nella vicenda e il loro successivo rintraccio. Alla luce degli elementi di prova emersi, venivano sottoposti a fermo di indiziato di delitto ad iniziativa ai sensi dell’art 384 c.p.p.

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I tre soggetti, dopo le formalità di rito, sono stati condotti nel carcere di Capanne.