Morti giovanili improvvise. La Dinamo in visita all’ospedale San Martino.

Campioni non solo nello sport, ma anche nella prevenzione. La società di basket Dinamo Banco di Sardegna di Sassari è
tornata nel reparto di cardiologia dell’ospedale San Martino di Oristano. Una visita per rinnovare la collaborazione ultradecennale fra la società sportiva turritana e la Struttura Complessa di Cardiologia dell’ospedale oristanese, finalizzata ad un progetto per studiare l’origine, ma anche per prevenire le morti improvvise fra i giovani.

Questa volta non solo gli atleti della Dinamo, ma anche le colleghe della prima squadra femminile si sono sottoposte a una serie di analisi, test e controlli.

La presenza dei campioni e delle campionesse della Dinamo ha rappresentato anche un importante messaggio per i giovanissimi e i giovani, che praticano sport. “Prima di iniziare qualsiasi attività sportiva è opportuno sottoporsi a dei controlli”, ha esordito Sara Crudo, “è il modo migliore per essere tranquilli”. “Bisogna fare di tutto per evitare incidenti di percorso”, ha aggiunto Kaspar Treier. “La prevenzione è il modo migliore per evitare conseguenze peggiori”, ha concluso Debora Carangelo. “Non abbiate paura, ma parlate”.

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Da oltre dieci anni la società di basket della Dinamo Banco di Sardegna Sassari partecipa allo studio promosso dal reparto di cardiologia del San Martino, che raccoglie in un database dedicato i dati cardiologici di atleti professionisti di alto livello, utilizzati poi in accordo con lo staff della preparazione atletica della Dinamo sia per predisporre un allenamento ottimizzato e personalizzato per ciascun atleta, sia per studiarne, ad opera dei cardiologi del San Martino, alcuni aspetti ecografici ed elettrocardiografici. Tutti dati, che poi vengono riversati sui pazienti in generale, permettendo un affinamento dei mezzi diagnostici.

L’obiettivo ultimo è quello di rendere più immediata e sicura la diagnosi di malattie cardiache congenite, che possono generare aritmie spesso fatali nei giovani in genere e negli atleti in particolare.

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