La Coppa Davis in Sardegna, Angelo Binaghi: “Risultato frutto della sinergia”.

La Coppa Davis è nell’isola e per 5 giorni sarà possibile ammirarla a Palazzo Bacaredda. “Una grande occasione per celebrare questo risultato” ha dichiarato oggi il sindaco Paolo Truzzu, per il quale il trofeo è il “frutto del grande lavoro fatto dalla Federazione Italiana Tennis guidata dal presidente Angelo Binaghi”.

Proprio Binaghi, nel corso della conferenza stampa nella Sala Retablo del Comune, ha rimarcato il “valore iconico” della Coppa Davis, sia per “l’anzianità della competizione tra tutte le discipline sportive a squadre” che per il significato che la coppa esprime “per ogni atleta e per il Paese”.

Angelo Binaghi, Paolo Truzzu, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Angelo Binaghi, Paolo Truzzu, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Evento, secondo il numero uno della FIT, raggiunto grazie anche alla sinergia con le isitituzioni locali: “La Regione Sardegna ha capito quanto potesse essere importante investire nei grandi eventi sportivi, riuscendo a colmare il gap geografico dell’Isola”. Plauso anche al Comune di Cagliari che verso la fine degli anni ’60 ebbe la lungimiranza di “affidare un pezzo di terra a un gruppo di giovani per la creazione del Tennis Club di Cagliari, divenuto ora punto di riferimento per lo sport nazionale”.

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Città che ha dimostrato di portare fortuna al tennis italiano per Binaghi: “Cagliari – ha aggiunto il Presidente FIT – non è mai un appuntamento banale per il mondo del tennis. Negli ultimi 60 anni ha più volte ospitato la nazionale maschile facendola vincere sempre, così come è accaduto anche alle ragazze. Ci sono stati 6 match di Davis durante i quali il clima di Cagliari ha contributo ai successi della nostra nazionale. Mitica, per esempio, la vittoria di Cané che resta, nella storia dello sport sardo, la pagina più importante mai scritta”.

Coppa Davis, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Coppa Davis, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Una crescita per lo sport nell’isola, dove si spera possa emergere un nuovo Sinner, ha auspicato il presidente della FIT, per il quale, con il risultato della Coppa Davis si chiude un ciclo: “Ho iniziato questo sport facendo il raccattapalle nel 1968, poi sono diventato un discreto giocatore e da dirigente ho conquistato la Coppa Davis riportandola a casa mia. Ma – prosegue Binaghi – non pensate di liberarvi di me. In Australia, adesso, ci stiamo preparando per provare a portare altri trofei in Italia”.

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