Gaza/Israele, Josep Borrell sulla carneficina: “Vittime del fuoco israeliano”.

Giovedì scorso, oltre un centinaio di civili sono stati uccisi e molti altri feriti mentre cercavano disperatamente di procurarsi cibo da un convoglio, molti dei quali, come dichiarato dall’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrel, “vittime del fuoco dell’esercito israeliano”. “Il fuoco dei soldati israeliani contro i civili che cercano di accedere ai generi alimentari è ingiustificabile. Chiediamo un’indagine internazionale imparziale su questo tragico evento che consenta di avere un quadro chiaro degli eventi e delle responsabilità. In ogni caso, è responsabilità di Israele rispettare le norme del diritto internazionale e proteggere la distribuzione degli aiuti umanitari alle popolazioni civili”.

Basterebbe vedere il pregresso e le diverse risoluzioni ONU (per esempio in Cisgiordania) mai rispettate per capire che ben poca giustizia riceveranno le vittime dell’ennesima carneficina “diplomaticamente passabile” compiuta ai danni della popolazione palestinese.

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“I combattimenti senza sosta e il disprezzo del diritto umanitario internazionale – prosegue Borrell – porteranno al caos più completo, rendendo impossibile la distribuzione degli aiuti umanitari. Condanniamo le restrizioni imposte da Israele all’ingresso degli aiuti umanitari e all’apertura dei valichi di frontiera. Esortiamo Israele a cooperare pienamente con le agenzie delle Nazioni Unite e gli altri attori umanitari coinvolti nella risposta umanitaria e a consentire un accesso umanitario libero, senza ostacoli e sicuro attraverso tutti i valichi di frontiera. Esortiamo Israele – aggiunge l’Alto rappresentante – a rimuovere immediatamente gli ostacoli al valico di Kerem Shalom, ad aprire l’accesso a nord ai valichi di Karni ed Erez, ad aprire il porto di Ashdod agli aiuti umanitari e a consentire un corridoio umanitario diretto dalla Giordania. I lanci aerei dovrebbero rappresentare la soluzione di ultima istanza poiché il loro impatto è minimo e non privo di rischi per i civili. Esortiamo il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a chiedere un’urgente cessazione delle ostilità e a ribadire la massima necessità di consentire un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli al fine di fornire un aiuto rapido, massiccio e adeguato in risposta all’emergenza bisogni della popolazione civile di Gaza”.

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