Fipe Confcommercio Sud Sardegna: “Il piatto piange e la musica è finita”.

Mercoledì 28 ottobre i gestori dei locali di 10 città italiane* occuperanno contemporaneamente le piazze per manifestare contro le recenti decisioni ‘imprenditoricide‘ del Governo, chiedendo l’intervento per la salvaguardia delle circa 340mila imprese del comparto che, prima della emergenza sanitaria, generava un fatturato annuale di oltre 90 miliardi di euro.

A Cagliari gli imprenditori si ritroveranno dalle ore 11.30 in piazza del Carmine, nel rispetto delle misure anti-covid.
 
Un’adesione che rappresenta un atto dovuto per il presidente Fipe Confcommercio Sud Sardegna, Emanuele Frongia: “Ormai credo che la nostra categoria debba doverosamente dare un segnale: è palese il fatto che non veniamo tenuti in considerazione. Negli ultimi tempi abbiamo registrato numerosi slogan elettorali, qualcosa è stato messo in campo, ma è troppo semplice dire che adesso dobbiamo chiudere e poi se ne riparlerà domani. Noi il 28 scendiamo in piazza – ha aggiunto il presidente Fipe Confcommercio Sud Sardegna – per dire che noi ci siamo: ciò che sta succedendo sta mettendo in crisi la nostra categoria, non sappiamo se domani ci saremo di nuovo”.

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“La riduzione dell’orario contenuta nel Dpcm del 18 ottobre è un colpo di grazia per il settore già messo in ginocchio dai gravissimi danni prodotti dal lockdwon e da una totale assenza di ripresa condizionata dalla mancanza del turismo e dall’ampio uso dello smart working – per il Presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti”.

Adesso, secondo Bertolotti “è necessario un sostegno vero per le imprese del settore in termini di riduzione della fiscalità ad iniziare dalla cancellazione della odiosissima Irap, e poi proseguire con la riduzione del costo del lavoro e dei crediti d’imposta per affitti e locazioni”.

*Firenze, Milano, Roma, Verona, Trento, Torino, Bologna, Napoli, Cagliari, Palermo e Bergamo. 

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