Consiglio dell’UE: media e cultura alla prova del Covid-19.

Durante l’ultimo meeting dei ministri della Cultura in UE, i rappresentanti degli Esecutivi nazionali hanno discusso sulle misure per il rafforzamento delle industrie impegnate nel settore della cultura e dei media e, in generale, dello stato dell’industria creativa in Europa nell’epoca della pandemia.

Una criticità particolarmente sentita dai ministri europei, come sottolineato da Monika Grütters, Commissaria federale per la cultura e i media: “Il settore culturale e i media europei sono stati duramente colpiti dalla crisi del Covid-19. La nostra discussione odierna ha confermato la determinazione degli Stati membri a continuare a sostenerli a livello nazionale e dell’UE, attraverso un migliore targeting degli aiuti, una informazione efficace sui finanziamenti e un approccio flessibile alle restrizioni di viaggio”. Nel corso del suo intervento l’esponente tedesca ha anche introdotto l’adattamento deciso per l’iniziativa ‘Capitali europee della Cultura’, “per aiutare le città colpite dalla pandemia”.

LEGGI ANCHE:  Riconoscimento delle professioni sanitarie. Le direttive europee sono disattese negli Stati Ue.

Condivisione, in particolare, è stata espressa dai ministri della Cultura sulla necessità di supportare i media europei nella loro azione di aiuto al processo di integrazione europea: “Vogliamo rafforzare ulteriormente i programmi di finanziamento europei. Ciò richiede misure sostenibili che dovranno essere discusse, soprattutto alla luce dell’impatto provocato dalla pandemia nel lungo periodo”.

I ministri, inoltre, hanno accolto con favore l’aumento delle risorse per i programmi Europa Creativa, Erasmus+ e Horizon, previsto nella programmazione 2021-2027, auspicando, nel contempo, che sia presto raggiunto un accordo sul prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP).

La maggior parte dei rappresentanti degli Stati membri, primo fra tutti il ministro Dario Franceschini, ha espresso il proprio sostegno all’idea di creare un portale Internet contenente informazioni accessibili e mirate sulle opportunità di finanziamento per artisti e creatori in tutta l’UE. Ciò contribuirebbe a superare le difficoltà, quali informazioni insufficienti e complessità delle procedure di richiesta.

LEGGI ANCHE:  Migranti irregolari, Rosa D'Amato: "L'accordo di Cotonou non è rispettato".

I ministri hanno, infine, concordato sulla necessità di supportare le sinergie tra il programma Europa creativa e altri programmi o fondi dell’UE con componenti dedicati alle attività culturali e creative, come Erasmus +, Orizzonte Europa, Europa digitale e il Fondo europeo di sviluppo regionale.