Addebiti eccessivi ai venditori, Borzan: “La Federal trade commission fa causa ad Amazon”.

La scorsa estate è stata aperta dalla Federal Trade Commission degli Stati Uniti una causa contro Amazon, reo, secondo la ricostruzione dell’ente di monitoraggio statunitense, di aver addebitato prezzi eccessivi a clienti e venditori indipendenti sulle sue piattaforme per mantenere il potere di monopolio. Amazon, in particolare, è stata accusata di aver sviluppato un sistema di prezzi noto come Project Nessie, che porterebbe, di fatto, ad una concorrenza sleale.

Decisamente una brutta notizia per il secondo più grande datore di lavoro privato negli USA, verso il quale, come sottolineato dall’eurodeputata del gruppo S&D Biljana Borzan “bisognerebbe indagare sull’applicazione di pratiche simili nell’Ue”.

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In risposta alla richiesta parlamentare della deputata croata, la commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager ha confermato che la Commissione ha iniziato a indagare sulle pratiche di Amazon già nel luglio 2019: “Le analisi della Commissione su Amazon hanno preliminarmente scoperto che Amazon Marketplace è
diventato il principale mercato online in diversi Stati membri dell’UE”. Una quota di mercato importante, arrivata ormai a preoccupare seriamente la Commissione Ue: “L’utilizzo da parte di Amazon dei dati dei venditori del marketplace può produrre distorsione. Amazon – conclude – è stata designata come gatekeeper ai sensi del Digital Markets Act e a partire dal 7 marzo 2024 dovrà adeguarsi ai diversi obblighi della legge sui mercati digitali, compreso il divieto di clausole di preferenza personale e di parità dei prezzi”.

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