Volontariato: in aumento la partecipazione degli under25 italiani.

Si conferma, anche nel 2022, l’apporto dei giovani italiani al mondo del volontariato. A dirlo una indagine dell’impresa sociale “Con i Bambini”, secondo la quale i 14-24enni rappresenterebbero la fascia di popolazione più coinvolta in associazioni per i diritti, l’ecologia e la pace. In particolare, il 0,4% dei 18-19enni avrebbero svolto attività in associazioni di volontariato nel 2022.

Dati, spiegano i promotori dell’indagine, che svelano una certa dinamicità e senso civico tra i componenti della “nuova generazione” italiana, dipinti spesso nella narrazione dei media mainstream come passivi e apatici. Quasi 2 giovani italiani su 3, per esempio, si dichiarano molto preoccupati per il cambiamento climatico, più del resto della popolazione italiana e anche della media Ue.

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Per quanto riguarda la partecipazione dei giovani alla vita della società e delle proprie realtà locali, gli under 25 sono la fascia di popolazione più coinvolta nell’associazionismo. I giovani di 18 e 19 anni sono infatti la classe anagrafica più attiva nell’associazionismo per i diritti e la cura dell’ambiente (2,9% del totale).

Un altro dato interessante è che, sebbene in media non siamo ancora tornati ai livelli pre-Covid, nella progressiva uscita dalla pandemia è tornata a crescere la partecipazione nel volontariato.

In particolare tra i giovanissimi (14-17 anni). Tra i minori, anche a causa dell’emergenza sanitaria, la possibilità di svolgere queste attività era crollata al 3,9%. Nel 2022 è cresciuta di 2,5 punti, l’aumento più importante rispetto alle diverse fasce d’età.

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L’impegno dei giovani, in particolare nella fascia 18-24 anni, emerge anche nell’attivismo all’interno associazioni non di volontariato. Il 2,7% della popolazione complessiva ha svolto attività gratuite per questo tipo di organizzazioni nel 2022. Tra i 20-24enni la quota sale al 3,3%, tra i 18-19enni arriva addirittura al 4,1%. Solo tra i minori di 14-17 anni risulta più basso (1,6%).

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