Suicidio assistito, PdF: “No alla proposta di legge del centrosinistra”.

Si tratta di “una vergognosa proposta di legge”. Questo in sintesi il commento caustico del Popolo della Famiglia sul provvedimento presentato dal centrosinistra sardo e Movimento 5 Stelle, ma elaborata dall’Associazione Luca Coscioni, sul fine vita.

A rimarcarlo la coordinatrice regionale Barbara Figus: “Come partito nato per difendere e tutelare la vita dal concepimento sino alla morte naturale, esprimiamo profondo sconcerto e preoccupazione perché il suicidio assistito, inevitabilmente, minaccia la dignità della persona umana e potrebbe mettere pressione su individui altamente vulnerabili affinché scelgano di morire in questo modo. Lo ribadiamo con forza: il suicidio assistito attacca la dignità umana e fa sì che la vita umana, bene indisponibile,venga sempre più spesso valutata sulla base della sua efficienza e utilità. E’ sottintesa, nella legalizzazione del suicidio assistito, l’idea che un individuo possa perdere il proprio valore. E’ stato già provato – continua Barbara Figus -, nei Paesi dove il suicidio assistito o l’eutanasia sono legali, che le persone vulnerabili si sentono sotto pressione a porre fine alla loro vita perché hanno paura di essere un peso” per la società. E’ davvero questa l’idea di civiltà che abbiamo in mente?”.

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Proposta, per ampi versi pretestuosa, sulla quale la polemica politica dovrebbe essersi già esaurita, vista “la vita residua” dell’attuale Legislatura. Ma, per il PdF, l’occasione è ghiotta per evidenziare i propri valori: “Vogliamo ricordare agli onorevoli che hanno presentato la proposta di legge, che già diversi studi hanno dimostrato che la legalizzazione del suicidio medicalmente assistito porta a un aumento dei casi di suicidio. Le Nazioni che applicano l’eutanasia e il suicidio assistito constatano un aumento delle morti per propria iniziativa, categoria che include eutanasia e suicidio assistito (EAS) e suicidio non assistito. I tassi di morte per propria iniziativa – prosegue Figus – sono sproporzionatamente elevati nelle donne. Il Belgio, ad esempio, ha raggiunto il tasso più alto di suicidi in Europa da quando ha legalizzato l’eutanasia nel 2002. L’Olanda sta registrando un aumento dei tassi di suicidio anche se esegue più procedure EAS di qualsiasi altro Paese. Anche gli Stati Uniti registrano un numero maggiore di suicidi non assistiti negli Stati che hanno legalizzato il suicidio assistito da un medico”.

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