Sassari, la lingua Turritana ha un suo standard.

“Un saruddu a tutti canti. Soggu sassaresa in ciabi e in chisthu mamentu soggu cuntenta d’assé cun tutti voi pa’ la prisintazioni di lu Sassaresu, di li maneri d’ischribillu e fabiddallu”. Con queste parole l’assessora alla Cultura del Comune di Sassari, Laura Useri, lunedì sera nella Sala conferenze di Largo infermeria San Pietro ha introdotto la presentazione dello Standard ortografico ufficiale della lingua Turritana.

D’ora in poi anche il Sassarese avrà le sue regole di scrittura riconosciute ufficialmente. A farsi carico della supervisione del progetto è stato l’Istituto Camillo Bellieni, in rappresentanza del quale è intervenuta la presidente Maria Doloretta Lai: “Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto, punto di partenza importantissimo per restituire dignità alla variante del Sassarese. Così come, per volontà della Regione, si è deciso che debbano averla tutte le minoranze alloglotte presenti in Sardegna”.

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La standardizzazione ortografica è uno strumento che potrà essere utilizzato per implementare l’insegnamento del Sassarese, in particolar modo nelle scuole, oppure in corsi rivolti agli adulti che abbiano interesse a specializzarsi nel settore.

Le principali comunità interessate dalla parlata turritana sono Sassari, Sorso, Porto Torres e Stintino, che nelle scorse settimane sono state coinvolte in incontri pubblici per portare la popolazione a conoscenza dell’iniziativa, raccogliere feedback e suggerimenti.