Rivedere le norme sulle elezioni UE: l’appello del Parlamento europeo per una circoscrizione europea.

Il Parlamento europeo ha proposto con 323 voti a favore, 262 contro e 48 astensioni, l’introduzione di una riforma della legge elettorale dell’UE per convertire le 27 distinte elezioni nazionali in un’unica elezione europea.

Secondo il sistema proposto dai deputati, ogni elettore avrebbe diritto a due voti per il rinnovo del Parlamento europeo: il primo per eleggere un deputato nella rispettiva circoscrizione nazionale e il secondo per eleggerne un altro nella circoscrizione paneuropea, composta da 28 seggi supplementari. Per garantire una rappresentanza geografica equilibrata all’interno delle liste, gli Stati membri dovrebbero essere divisi in tre gruppi a seconda del numero di abitanti.

Le liste paneuropee dovrebbero essere presentate da entità elettorali europee, quali coalizioni di partiti politici nazionali o associazioni nazionali di elettori o, ancora, partiti politici europei.

LEGGI ANCHE:  Diritti umani, Parlamento europeo: "Maggiore protezione dei migranti".

Il Parlamento europeo intende anche contrastare la disuguaglianza di genere, dato che, nonostante un generale miglioramento registrato nelle scorse elezioni, in alcuni Paesi non è stata eletta neanche una donna. Il testo propone, pertanto, liste chiuse obbligatorie (cioè, con un’alternanza tra candidate e candidati) o un sistema di quote, senza violare i diritti delle persone non binarie.

Proposta anche la data del 9 maggio come data comune per le elezioni europee e la possibilità di candidarsi per tutti i cittadini/e europei/e a partire dai 18 anni. Prevista anche una soglia elettorale minima obbligatoria del 3,5% per le circoscrizioni con 60 o più seggi.

Interessante anche la possibilità per i cittadini europei di eleggere il Presidente della Commissione europea nel quadro del sistema dello Spitzenkandidat, mediante le liste paneuropee.

LEGGI ANCHE:  Monaco: sospesi i negoziati per l'accordo di associazione all'Ue.

Per il relatore dell’iniziativa legislativa, Domènec Ruiz Devesa del gruppo S&D, “queste riforme rafforzeranno la visibilità dei partiti politici europei e permetteranno di fare campagna in tutta l’UE, in modo da poter creare un vero dibattito paneuropeo. Il Parlamento ha inviato un messaggio forte al Consiglio: è giunto il momento di cambiare la legge elettorale dell’UE per avere elezioni che riflettano correttamente le realtà politiche di oggi”.

Come stabilito dall’articolo 223 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, l’iniziativa legislativa del Parlamento dovrà essere approvata all’unanimità dal Consiglio UE. Il testo sarà quindi inviato nuovamente al Parlamento affinché i deputati diano il consenso, prima che debba essere approvato dagli Stati membri secondo i rispettivi requisiti costituzionali. I negoziati con il Consiglio comincerebbero dopo l’adozione delle posizioni nazionali.

LEGGI ANCHE:  Elezioni europee, Eurobarometro: "Indicazioni di voto dal 64% dei giovani".

L’attuale legge elettorale europea risale al 1976 (modificata nel 2002 e nel 2018, benché la modifica più recente non sia ancora in vigore). Contiene principi comuni che devono essere rispettati dalle leggi nazionali relative alle elezioni europee. Tuttavia, la normativa attuale non stabilisce un sistema elettorale uniforme applicabile in tutta l’Unione europea.

foto Laurie Dieffembacq © European Union 2020 – Source : EP