Regionali 24, Lucia Chessa: “La legge elettorale è una carognata”.

“Nonostante la legge elettorale vogliamo dimostrare che esiste un pensiero ricco che attraversa la Sardegna”. Lo ha ribadito nel corso del podcast Sardegnagol, Lucia Chessa, candidata alla presidenza della Regione con la lista Sardigna R-esiste. Candidata per la quale l’attuale legge elettorale rappresenta un limite all’emersione di nuove alternative politiche esterne al bipolarismo.

“Centrodestra e centrosinistra, nel lontano 2013 e in combutta tra loro, si sono blindati approvando una legge elettorale che consente di vivere solo alle due coalizioni. Blocchi che hanno deciso di alternarsi alla guida della Regione Sardegna escludendo, così, la possibilità che un pensiero nuovo, alternativo e non colluso possa farsi strada nell’Isola”.

Una legge elettorale definita, ancora (e senza mezzi termini dalla Chessa) una ‘carognata’. Realtà, per ampi versi, incontrovertibile riflettendo sugli oltre 75mila voti che non consentirono alla scomparsa Michela Murgia, sostenuta nel 2014 dalle liste Gentes, Comunidades e Progres Progetu Repùblica, di entrare in Consiglio regionale.

Legge elettorale che fa il palio con una certa mancanza di pluralismo e snobbismo mediatico verso i cosiddetti “piccoli” della politica: “C’è un problema serio – prosegue Chessa -. Ciò che mi preoccupa non sono tanto i minuti concessi o meno, bensì la mentalità che c’è in giro. Recentemente sono stata definita come “cuddattra”, termine particolarmente rappresentativo della situazione. Vengo spesso presentata come quella che si è aggiunta, quell’altra appunto. Questo denuncia una mentalità carente di democrazia. Ai nastri di partenza in un Paese democratico fino a prova contraria siamo tutti uguali. Ecco questa mentalità la ravviso nei titoli dei giornali. Un atteggiamento culturale – conclude – che conferma la lontananza dei principi democratici di base dalla mentalità delle persone”.

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