Libertà dei media sotto attacco nell’UE.

Polonia, Ungheria e Slovenia: 3 Paesi dell’UE dove la libertà di stampa è sempre più a rischio e che negli ultimi tempi si sono evidenziati per i tentativi delle autorità di controllare i media indipendenti.

In Ungheria, per esempio, l’Autorità dei media ha deciso di non rinnovare la licenza dell’emittente Klubrádió, scaduta lo scorso 14 febbraio. Un tribunale ha confermato la decisione, anche se le ragioni citate dal Consiglio dei media (il non esser stati debitamente informati della programmazione musicale della stazione), sono state descritte da Reporters Without Borders come “banali”. Un caso che segna inequivocabilmente l’ennesimo deterioramento della libertà dei media nel Paese.

In Polonia, ancora, la decisione del governo di imporre una tassa sulle entrate pubblicitarie dei media per sostenere sanità e cultura sono state criticate perché colpiscono in modo sproporzionato i media indipendenti. Il mese scorso, molti di essi hanno partecipato a un “blackout dei media” dove nel corso della programmazione televisiva sono stati proiettati schermi neri e registrazioni audio in loop per accrescere la consapevolezza sull’impatto del soffocamento della libertà dei media. I gruppi editoriali polacchi, inoltre, hanno firmato una lettera aperta in cui hanno espresso la propria contrarietà all’utilizzo dell’epidemia come scusa per introdurre un altro pesante fardello sui media.

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I giornalisti sloveni, invece, stanno subendo diffuse molestie e minacce, anche da parte del Primo ministro Janez Janša, mentre continuano a emergere notizie secondo le quali i media pubblici e privati sono soggetti a interferenze politiche. Nella loro lettera aperta dell’ottobre 2020, 22 redattori sloveni hanno affermato di essere direttamente soggetti a manipolazioni e insulti da parte di chi è al potere, a partire dai vertici del governo. Episodi imbarazzanti, data l’imminente inizio – nel prossimo mese di luglio – della Presidenza slovena del Consiglio dell’UE.

Sugli attacchi all’informazione, mercoledì prossimo i deputati del Parlamento europeo discuteranno con il Consiglio e la Commissione sulle misure adottate dalle autorità polacche, ungheresi e slovene contro la libertà di stampa.

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