La politica dell’UE per il riciclo dei prodotti elettronici

Secondo l’eurodeputato del gruppo dei Non Iscritti, Athanasios Konstantinou, nel 2018 si è raggiunto un numero allarmante nella produzione di rifiuti elettronici. Ben 50 milioni di tonnellate in tutto il pianeta, circa la metà costituita da dispositivi personali come computer, smartphone e TV.

“In tutto il mondo – secondo il deputato greco – solo il 20% dei rifiuti elettronici viene riciclato ogni anno. Il resto finisce in discarica, negli impianti di incenerimento o sul mercato nero. Ciò sta causando seri problemi ambientali e sociali. I prodotti elettronici contengono sostanze tossiche pericolose per la salute (che colpiscono il sistema nervoso, i polmoni e i reni) e correlate a determinati tipi di cancro. Questi residui, se lasciati fuoriuscire, possono contaminare il suolo, l’aria e l’acqua, influenzando gli ecosistemi e la salute umana attraverso la catena alimentare, oltre a diffondersi nell’aria e nel mare”.

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Alla luce di questi dati la Giornata internazionale dei rifiuti elettronici, organizzata il 14 ottobre, non sembrerebbe aver sensibilizzato l’opinione pubblica in materia di riciclo dei rifiuti elettronici. 

Nella sua interrogazione parlamentare Athanasios Konstantinou ha chiesto alla Commissione di indicare eventuali accordi transnazionali per donare gran parte dei dispositivi personali elettronici in disuso, nei Paesi in via di sviluppo e quali iniziative saranno incoraggiate per favorire il riciclo dei rifiuti da parte delle imprese.

rifiuti Per la Commissione , in risposta all’interrogazione di Konstantinou, è intervenuto Virginijus Sinkevičius, Commissario all’Ambiente e agli Oceani della Commissione von der Leyen: “Affrontando le sfide legate all’aumento della generazione di rifiuti elettronici, l’UE ha fissato obiettivi ambiziosi per la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, ai sensi della direttiva 2012/19 / UE. L’obiettivo è assistere gli Stati membri nella piena attuazione della direttiva, attraverso iniziative di sensibilizzazione. A livello internazionale, l’UE ha anche svolto un ruolo chiave nello sviluppo di orientamenti ai sensi della Convenzione di Basilea sulla gestione ecologicamente corretta dei rifiuti e al relativo sviluppo delle capacità, anche in materia di rifiuti elettronici”.

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Il commissario lituano ha poi evidenziato il ruolo di cooperazione dell’UE verso i Paesi in via di sviluppo: “L’UE contribuisce inoltre a iniziative a sostegno di una sana gestione dei rifiuti elettronici, come il programma SWITCH Africa Green. Ancora, il progetto Toolkit di implementazione dei rifiuti elettronici di Orizzonte 2020 sempre con l’Africa, finalizzato a sostenere le strategie di riciclaggio nelle aree metropolitane in Europa e in Africa. Sul fronte della donazione cito inoltre i programmi Close the Gap e Worldloop. In base alla legislazione dell’UE, in linea con gli obblighi internazionali, è vietata l’esportazione di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche in paesi non dell’Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo dati i rischi per la salute umana e ambientali associati”. 

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