Legge ‘Salva Sardegna’, Progressisti: “Meno proclami e più azioni”.

Nonostante l’emergenza, l’esito delle istruttorie degli avvisi Aspal rivolti ai lavoratori stagionali del turismo e di altri settori contenuti nella legge “Salva Sardegna” sta registrando notevoli ritardi per il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale che, attraverso il consigliere Gianfranco Satta, ha richiamato la Giunta a superare i ritardi nell’attuazione delle misure approvate nei mesi scorsi dal Consiglio Regionale: “Capiamo l’entusiasmo della maggioranza nel voler annunciare le misure previste a sostegno di lavoratori e imprese ma, a distanza di mesi, molti di questi annunci sono rimasti tali, senza produrre alcun effetto incisivo per l’economia della Sardegna”.

“Per i lavoratori con tipologie di contratto flessibile o atipico che riguardano principalmente gli operatori del settore dello spettacolo, del cinema e del teatro e per i lavoratori addetti al lavoro domestico e di cura, invece, ancora non sono stati pubblicati neppure gli avvisi pubblici per l’invio delle domande – ha proseguito Satta – Lo stesso vale per i finanziamenti destinati alle imprese a valere sui fondi BEI, dei quali ad oggi non vi è traccia delle istruttorie, ne sono stati ancora pubblicati gli avvisi da parte di Laore sui contributi a fondo perduto rivolti ai settori florovivaistico, orticolo e vitivinicolo limitatamente alle cantine”.

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“Conosciamo molto bene le difficoltà che stanno vivendo lavoratori e imprese”, continua il vicepresidente della commissione Attività Produttive in Consiglio regionale, “e proprio per questo, insieme ai colleghi di opposizione, a luglio abbiamo agevolato l’iter di approvazione della legge “Salva Sardegna”, con l’auspicio che le misure di sostegno al lavoro e all’economia potessero almeno tamponare le difficoltà di questo terribile anno. Ora, con l’approvazione dell’assestamento di bilancio, abbiamo dimostrato la stessa responsabilità proprio per agevolare una rapida applicazione delle misure a supporto della nostra economia, ma visti i precedenti non posso fare a meno di ritenermi fortemente preoccupato”. 

“A distanza di quasi cinque mesi dall’approvazione della legge 22/2020, intere categorie non hanno ricevuto un euro e altre non hanno potuto neppure presentare la domanda. Oggi, si esaltano le misure contenute nell’assestamento di bilancio approvato a novembre che prevede nuovi aiuti rivolti anche ad altri settori, ma ancora la Giunta non è stata in grado di dare attuazione a quelli previsti dalla legge approvata a luglio scorso. Forse sarebbe più produttivo vantarsi meno e lavorare di più per superare concretamente questa situazione economica disastrosa”, ha concluso il consigliere dell’opposizione.

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