Le politiche giovanili sul serio e oltre i bandi “paraculi”. La buona pratica di Rimini.

Andare oltre gli “stipendifici pubblici” e coinvolgere sostanzialmente i giovani nelle scelte dell’amministrazione locale. Su questi binari si snoderà l’azione del Comune di Rimini, governato dalla Giunta del sindaco Jamil Sadegholvaad che ha istituito il ‘Tavolo giovani’, il nuovo strumento di co-programmazione per dare voce e spazio a ragazze e ragazzi che a Rimini vivono, studiano, abitano.

Altro che bandi “paraculi” e proroghe annuali alle stesse ATI nelle more dell’aggiudicazione “del nuovo bando per l’affidamento del servizio informagiovani” o, peggio, l’erogazione di servizi quasi inesistenti per i giovani della comunità locale.

Nessun dubbio, invece, sulla bontà dell’iniziativa del comune della Riviera Romagnola che si appresta a realizzare quel luogo di incontro tra amministrazione pubblica e giovani. Iniziativa, però, che si spera vada oltre le sterili consulte giovanili. Ma, già da adesso, si può sperare nella buona riuscita dell’iniziativa vista la previsione sinergici tra associazioni giovanili, giovani e istituzioni, per, come richiamato dal Comune “rendere Rimini una città sempre più a misura di giovane e sostenere la partecipazione della società civile nelle decisioni della comunità”.

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“Diamo inizio a un percorso di grande significato che ha l’obiettivo di dare vita a un lavoro intersettoriale che attraversa tante tematiche, dalla scuola allo sport, e che vede al centro le istanze, i suggerimenti e le idee delle associazioni e dei soggetti che sono a stretto contatto con l’universo giovanile”, ha concluso Francesca Mattei, assessora alle Politiche giovanili del Comune.

Il primo incontro, ricordano dal comune, sarà calendarizzato il 1° marzo alle 12 all’Ufficio Politiche Giovanili in piazza Cavour 27.