Imprese e autonomi. Lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.

Nonostante la direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali preveda un termine per la liquidazione compreso tra 30 e 60 giorni, le PMI e i liberi professionisti in Europa lamentano da sempre l’assenza di un provvedimento più performante, capace di agevolare il recupero dei propri crediti con maggiore tempestività. 

In una recente interrogazione parlamentare gli eurodeputati del gruppo Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo, Elisabetta Gualmini e Brando Benifei, hanno segnalato che il ritardo nei pagamenti è una pratica dannosa e sleale che persiste all’interno del mercato unico.

“Questo fenomeno – si legge nel testo dell’interrogazione – è diffuso prevalentemente nelle PMI e concerne anche i professionisti individuali che forniscono servizi transfrontalieri. Sono numerose le segnalazioni e le richieste di supporto che ci giungono da liberi professionisti e dagli operatori più piccoli, che spesso sono impossibilitati dal recuperare i propri crediti per il timore di danneggiare i buoni rapporti commerciali o per mancanza di risorse”.

LEGGI ANCHE:  Paschal Donohoe è il nuovo presidente dell'Eurogruppo.

I due eurodeputati all’interno del loro intervento, hanno chiesto alla Commissione europea di predisporre degli studi e delle ricerche sui casi che riguardano i professionisti individuali che forniscono servizi transfrontalieri e maggiori informazioni sulle azioni per migliorare l’attuazione della direttiva 2011/7/UE.

Oggi, a nome della Commissione von der Leyen ha risposto il Commissario Thierry Breton: “Lo studio sull’efficacia delle misure nazionali per la lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni tra imprese (B2B – “business to business”) ha confermato che nell’UE sono tuttora diffuse pratiche e clausole di pagamento sleali. Alcune di queste pratiche interessano anche i “servizi alle imprese”.

“La Commissione – ha proseguito il Commissario europeo per il Mercato Interno – ha attuato una rigorosa politica di applicazione della direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, sia tra amministrazioni pubbliche e imprese sia tra imprese. A tal fine la Commissione ha avviato procedimenti di infrazione, oltre a intrattenere un dialogo attivo con gli Stati membri e con le imprese”.

LEGGI ANCHE:  Diminuiscono le nuove imprese, aumentano i fallimenti.

Sul fronte delle azioni della Commissione Breton ha confermato che “nella strategia per le PMI la Commissione ha annunciato un insieme di azioni volte a fornire alle PMI meccanismi per una rapida risoluzione delle controversie
inerenti alle richieste di pagamenti, interessi e risarcimenti. Esistono poi diversi regolamenti dell’UE che agevolano il recupero transfrontaliero dei crediti, come il regolamento (CE) n. 861/2007 che istituisce un procedimento europeo per le controversie di modesta entità o il regolamento (CE) n. 1896/2006 che istituisce un procedimento europeo d’ingiunzione di pagamento. Le soluzioni offerte da tali strumenti sono efficaci sotto il profilo dei costi e semplici da utilizzare anche senza l’assistenza di un legale”.

foto europarl.europa.eu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.