Imprenditoria giovanile, ministro Giorgetti: “Il contributo arriva dopo l’idea di impresa”.

“Non può mai essere che nasce l’idea imprenditoriale in funzione del contributo pubblico. Il contributo pubblico arriva dopo, quando l’idea imprenditoriale esiste”. A rimarcare il concetto è stato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, durante l’incontro ‘Italia Domani’ incentrato sul Pnrr.

Chissà se il ministro leghista è a conoscenza dell’inaccessibilità dei contributi a fondo perduto per tantissimi/e giovani italiani/e senza risorse proprie o, ancora, della pessima programmazione per i giovani contenuta nel Pnrr, dove sono previsti esclusivamente prestiti per i giovani imprenditori. D’altronde perché aiutare i cosiddetti soggetti “più vulnerabili” per l’apertura di un’impresa, specialmente – con riferimento all’innovazione – verso quelle ad alto rischio?

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Ma nella narrazione autocelebrativa di una certa politica – come non rimarcare il semplicismo leghista – non c’è spazio per un’analisi critica in merito al gap legislativo a sostegno dei giovani aspiranti imprenditori. Un segmento da sempre limitato nell’offerta del proprio contributo al Paese. D’altronde, ministro Giorgetti, non tutti nascono con una dotazione economica sufficiente per aprire imprese ‘disruptive’.

Un concetto difficile da comprendere per una politica che guarda sempre altrove. Non dovrebbe sorprendere, quindi, il successivo – nonché gratuito – affondo verso la presunta indolenza dei giovani: “C’è bisogno di non stare seduti, di non stare in riva al fiume. Dobbiamo andare ad affrontare le sfide con coraggio, uomini e donne, da nord a sud. Oggi chi ha un’idea deve mettersi in gioco”.

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C’è poco da mettersi in gioco ministro Giorgetti in presenza di un quadro normativo iniquo per i giovani imprenditori, finalizzato a creare bandi inaccessibili per chi è privo di risorse proprie e di garanti. A ben poco può servire il talento per mettersi in proprio se non si ha la possibilità di accedere ad una fideiussione o di essere appetibili per gli algoritmi del mondo del credito, anche in presenza di un pessimo, quanto acriticamente osannato, Pnrr.

foto mise.gov.it