Immigrazione, Ignazio Corrao: “Interventi per la protezione dei cittadini di Lampedusa”.

Tra i diversi punti di approdo in Italia, l’Isola di Lampedusa è, indubbiamente, la località che ha più risentito degli effetti della gestione del fenomeno migratorio.

Proprio l’amministrazione dei flussi migratori ha comportato pesanti trasformazioni all’interno della comunità locale dell’isola per l’eurodeputato del gruppo dei Non Iscritti, Ignazio Corrao: “L’isola di Lampedusa è stata letteralmente militarizzata a causa della gestione dei migranti: da decenni è costretta a ospitare un flusso di migranti troppo grande rispetto alle strutture e all’economia dell’isola, mentre la vicina Malta nega sistematicamente l’ingresso alle navi e beneficia di regole differenti”.

Nella sua interrogazione indirizzata alla Commissione europea, Corrao ha poi rimarcato la tenuità dell’azione delle istituzioni europee: “La mancata attenzione dell’Unione europea al caso di Lampedusa sta rischiando di rovinare le migliori risorse dei lampedusani, come l’accoglienza, l’unità delle diverse culture, il turismo. I suoi servizi essenziali – ha aggiunto l’esponente dei Non Iscritti – sono ridotti all’osso, da quello sanitario (c’è un solo ambulatorio) a quello ambientale. Ci sono problemi di pesca, di collegamenti con il continente (c’è un’unica nave che collega l’isola), di sostentamento economico, di sbarchi indiscriminati, di strade, di depurazione. La stessa salute dei migranti è compromessa a causa dei problemi di sicurezza dello hot spot, perchè i posti disponibili per la quarantena sono insufficienti”.

Fattori che hanno arrecato un notevole danno all’economia isolana per l’esponente grillino, per il quale “l’isola, per effetto della pandemia e l’azzeramento delle presenze turistiche, rischia il tracollo definitivo”.

Criticità che potrebbero giustificare l’eventuale introduzione di una tassazione simbolica e di finanziamenti ad hoc per il periodo 2021-2027 per Corrao.

Sulla questione è intervenuta la Commissaria Ylva Johansson per la quale “la Commissione monitora attentamente la situazione migratoria in Italia, anche a Lampedusa, nonché in altri Stati membri di primo ingresso, e sostiene gli Stati membri sul piano operativo e finanziario” ricordando inoltre che “l’UE non ha alcuna competenza per designare luoghi di sbarco negli Stati membri”.

Sull’introduzione di nuove risorse ad hoc per Lampedusa, la Johansson ha precisato il punto della Commissione, ricordando alcuni punti del patto per l’asilo e l’immigrazione recentemente presentato dalla Presidente Ursula von der Leyen: “La solidarietà e la ripartizione delle responsabilità sono principi della proposta relativa al Fondo Asilo e migrazione (AMF) che finanzierà tali azioni nel quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027. L’assegnazione dei finanziamenti rifletterà le esigenze in materia di asilo, migrazione legale, integrazione e lotta alla migrazione irregolare. Il sostegno può essere fornito anche attraverso un meccanismo di flessibilità dello strumento tematico dell’AMF. Inoltre, lo strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e i visti (BMVI) in cooperazione con l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera rafforzata, contribuirà a un’adeguata distribuzione delle risorse finanziarie dell’UE agli Stati membri più esposti alla pressione migratoria. Esso intensificherà inoltre la cooperazione con i Paesi terzi alle frontiere esterne”.

Nel suo intervento la Commissaria ha ricordato, inoltre, che Lampedusa non rientra nelle regioni ultraperiferiche definite nell’articolo 349 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, escludendo l’ipotesi di impiego di risorse ad hoc per l’isola: “Per le regioni ultraperiferiche dell’UE esiste un apposito articolo che definisce la nuova riserva per la solidarietà e gli aiuti d’urgenza. Lampedusa non ha lo status di regione ultraperiferica”.