La crisi del settore alberghiero e il rischio di infiltrazione mafiosa.

Nel corso degli ultimi 12 mesi l’emergenza pandemica oltre a sconvolgere ulteriormente un sistema produttivo fragile come quello italiano, ha acuito il rischio di infiltrazione mafiosa all’interno del capitale delle numerose aziende in crisi. Una verità ricordata dall’eurodeputato Ignazio Corrao del gruppo dei Non Iscritti: “In queste settimane, molte strutture alberghiere italiane in difficoltà economica stanno ricevendo proposte da parte di uomini d’affari e intermediari di fondi internazionali di investimento. Offerte che prevedono l’acquisizione delle strutture con un ribasso del 30-40 % del prezzo e pagamenti immediati. È evidente – ha aggiunto Corrao – che si stanno attivando grandi cordate nazionali e internazionali che speculano sulla crisi. Inoltre, esiste il rischio concreto che tali acquisizioni avvengano da parte di soggetti contigui alla criminalità organizzata”.

LEGGI ANCHE:  New York Times: "La Grecia respinge i migranti abbandonandoli in mare".

In tale contesto, molte strutture, in assenza di tutela e supporto economico adeguato, potrebbero cadere nella rete del riciclaggio di denaro.

Ignazio Corrao
Ignazio Corrao

Sulla questione è intervenuta la Commissaria agli Affari interni Ylva Johansson che nel suo intervento ,oggi, ha ricordato le misure adottate negli ultimi mesi dall’UE a sostegno dell’ecosistema turistico: “Dal punto di vista degli aiuti di Stato, la Commissione ha adottato un quadro temporaneo per sostenere i settori colpiti dalla crisi. In particolare, la Commissione ha approvato più di 300 regimi di aiuti di Stato applicabili anche al settore alberghiero”.

Un problema, l’infiltrazione mafiosa all’interno delle aziende in crisi, ampiamente interiorizzato dalla Commissione, secondo la Johansson: “La Commissione è consapevole del fatto che la pandemia di Covid-19 ha provocato l’aumento del rischio di infiltrazioni criminali nell’economia lecita. Come indicato nella strategia dell’UE per l’Unione della sicurezza, ci dovrebbe essere una tolleranza zero per il denaro illecito. Il congelamento e la confisca dei proventi da reato figurano tra le misure più efficaci per combattere la criminalità organizzata, compresa l’infiltrazione mafiosa nei settori legali dell’economia, come quello turistico e alberghiero. L’approccio dell’UE sarà definito nell’ambito dell’agenda dell’UE per contrastare la criminalità organizzata, annunciata nel programma di lavoro della Commissione per il 2021. L’UE – ha ricordato la Commissaria – ha, inoltre, armonizzato la legislazione in materia di confisca e recupero dei beni per il tramite della direttiva 2014/42/UE e analizzerà se siano necessarie ulteriori norme. Inoltre, nel piano d’azione dello scorso maggio 2020 è illustrato in dettaglio il lavoro sulle opzioni per migliorare il quadro dell’UE in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo, al fine di garantire che la crisi pandemica non venga sfruttata per nascondere i proventi di attività criminose”.

LEGGI ANCHE:  Conferenza sul futuro dell'UE: le spese della Commissione von der Leyen.

foto Daina Le Lardic © European Union 2020 – Source : EP