Gli USA continuano a ‘ravvivare’ la guerra in Ucraina: altri 300 milioni in armi.

Dopo l’importante riduzione delle risorse da parte del Congresso degli Stati Uniti per l’invio di armi al Governo di Kiev, sospesi dal mese di dicembre 2023, ieri il Dipartimento della Difesa americano ha annunciato una corposa ripresa della cosiddetta “assistenza in materia di sicurezza” a favore dell’Ucraina che, andando oltre le questioni linguistiche, si può tranquillamente tradurre come il cinquantacinquesimo stock milionario di armamenti inviato al Governo di Kiev dall’agosto 2021 dalla “democratica” Amministrazione Biden. Una mostruosa dotazione finanziaria che ha raggiunto la cifra di circa 87 miliardi di dollari dal mese di febbraio 2022.

Un pacchetto di piombo del valore di 300 milioni di dollari tra elementi di difesa aerea, artiglieria e specialità anticarro che, per il Pentagono “non è affatto sufficiente a soddisfare le esigenze dell’Ucraina sul campo di battaglia”. Una preoccupazione non da poco per la belligerante nazione americana, la cui nota del Pentagono, oggi, ha affermato che “senza finanziamenti supplementari ci saranno difficoltà a soddisfare i requisiti di capacità dell’Ucraina in un momento in cui la Russia sta portando avanti i suoi attacchi contro le forze e le città ucraine”.

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Nell’attesa di scoprire se l’enforcing di una amministrazione in scadenza (per fortuna!), come quella di Biden riuscirà a fare pressione sul Congresso per l’erogazione di nuovi fondi, ciò che è certo è che nel prossimo pacchetto di armi per il Governo di Kiev, ricordiamolo rappresentante di uno dei Paesi con il più alto indice di corruzione al mondo, ci saranno gli immancabili missili antiaerei Stinger, HIMARSA, proiettili di artiglieria da 155 mm, inclusi proiettili ad alto potenziale esplosivo e le munizioni a grappolo, il cui utilizzo, ricordiamolo, costituisse una violazione del diritto internazionale.

Questioni di poco conto per la sempre democratica nazione americana che, ancora, porterà con quest’ultimo pacchetto anche i sempre presenti sistemi anti-corazza AT-4, milioni di munizioni per armi leggere e altri componenti logistici.

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Guerra e distruzione che tutto sommato non rappresenta un rischio per lo sviluppo dell’economia americana: “L’assistenza in materia di sicurezza per l’Ucraina rimane un investimento intelligente nella nostra sicurezza nazionale – reca la nota del Dipartimento della Difesa Americana -. Scoraggia potenziali aggressioni in altre parti del mondo, rafforzando al contempo la nostra base industriale di difesa e creando posti di lavoro altamente qualificati per il popolo americano”. Se non è cinismo questo…

foto Air Force Staff Sgt. Marco A. Gomez