Giovani e povertà educativa, Save the Children: “Sassari buona pratica”.

Sassari, Venezia e Napoli. Sono i 3 comuni protagonisti delle buone pratiche a contrasto della povertà educativa invitati da Save the Children al convegno “Futuro Prossimo”.

L’assessora allo Sport Rosanna Arru, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza della co-progettazione e della collaborazione tra pubblico e privato e presentato il nuovo progetto, in collaborazione con la Uisp, Save the Children e altre realtà che operano in rete nel territorio, che vedrà la luce nel cuore del centro storico. Della durata di quattro anni, avrà il suo centro in piazza santa Caterina e sarà rivolto a giovani tra i 10 e i 17 anni. Protagonista sarà lo sport, soprattutto quello all’aperto, come veicolo di integrazione, relazione e contrasto alla povertà educativa. La novità sarà, visti gli esiti drammatici che la pandemia ha prodotto sulle giovani generazioni, anche il sostegno psicosociale, grazie al partenariato avviato con l’ordine regionale degli psicologi.

LEGGI ANCHE:  Lavoro, l'85% dei giovani pronto per il terzo settore.

Negli spazi di santa Caterina si creerà un presidio educativo in grado di dare supporto alle famiglie e alla comunità, gestito dalla Uisp in collaborazione con il Comune e altre realtà. Cinque giorni alla settimana ci sarà un accompagnamento allo studio, grazie anche alle collaborazioni che saranno attivate con le scuole e una promozione di sani stili di vita (sport, attività motoria e sana alimentazione). Tra le attività previste il parkour, skateboarding, rugby, baseball, orienteering ed escursioni nel territorio.

In calendario anche attività mirate al sostegno delle competenze artistiche e linguistiche.