Fondo per le politiche giovanili: il Veneto (non la Sardegna) apre alla co-programmazione.
Si va verso la pianificazione, in cooperazione con giovani e organizzazioni giovanili, delle risorse del Fondo nazionale per le politiche giovanili destinate al Veneto. Mentre in Sardegna il “jackpot” di oltre 640mila euro assegnato dal fondo è finito nell’iniziativa Giovani “VISPI” (calata dall’alto e senza il coinvolgimento dei ragazzi/e sardi/e) nella più virtuosa regione del nord Italia “si avvia il procedimento che porterà i territori ad attuare gli interventi per le Politiche Giovanili, per poi avviare i Piani territoriali locali”, come confermato dall’assessora alla Sanità e Servizi sociali, Manuela Lanzarin.
1.719.182,50 euro che andranno a sostenere i “Piani di intervento in materia di politiche giovanili”, ossia programmi elaborati collegialmente dai Comitati dei Sindaci di Distretto che prevedono l’attivazione dei territori e delle comunità attraverso una progettazione partecipata con le più qualificate organizzazioni del settore della gioventù presenti nei vari territori della regione.
Un’azione che conferma la giusta sensibilità della regione verso lo sviluppo delle politiche giovanili e delle azioni per l’inclusione dei giovani veneti.
Adesso le istituzioni locali, leggendo quanto riportato nel Bollettino ufficiale regionale n. 59 del 28 aprile 2023, insieme ai partner operativi e qualificati in materia avranno tempo fino al mese di luglio per presentare alla Regione i Piani di intervento.
“E’ importante – conclude l’esponente della Giunta Zaia – coinvolgere i giovani fin dalle fasi iniziali dell’elaborazione dei piani, individuando un gruppo informale, con lo scopo di incentivare la partecipazione nella co-progettazione degli interventi in modo che lo sviluppo dei progetti sia quanto più partecipato. Non si può prescindere dai loro bisogni, conoscenze e linguaggi per fare bene e fare assieme”.
Veneti, andate a spiegarlo a questi incompetenti dei sardi!
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