Eurobarometro: “6 cittadini su 10 interessati alle elezioni europee”.

Sei cittadini su dieci (60%), secondo una rilevazione di Eurobarometro, sono interessati alle prossime elezioni europee del 6-9 giugno, con un aumento di 11 punti percentuali rispetto allo stesso momento precedente al voto del maggio 2019.

Difesa e sicurezza dell’UE, vista l’attualità, sono al momento i temi sui quali le istituzioni europee dovrebbero maggiormente concentrarsi secondo gli intervistati. La difesa e la sicurezza dell’UE sono ora indicate come prima (o prima a pari merito) priorità della campagna elettorale in nove Paesi, con i risultati più alti in Danimarca (56%), Finlandia (55%) e Lituania (53%). mentre perde appeal la lotta alla povertà e all’esclusione sociale (33%) e la salute pubblica (32%).

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All’avvicinarsi della conclusione di questa legislatura, l’81% dei cittadini dell’UE ha un’immagine positiva o neutra del Parlamento europeo, mentre solo il 18% ha una visione negativa. Probabilmente, i cittadini e le cittadine europee non leggono il bollettino quotidiano dell’Aula di Bruxelles dove, tra risposte autoreferenziali della Commissione Ue alle interrogazioni parlamentari e interventi degli eurodeputati “fuori dalla grazia del Signore”, il livello è decisamente basso.

Gli italiani apprezzano il PE più della media EU27 (nessuno lo avrebbe mai messo in dubbio dato lo scarso senso critico della popolazione italiana): il 45% ha un’opinione totalmente positiva contro il 41% europeo. L’apprezzamento – cosa più incredibile che reale guardando gli stessi lavori di indagine della commissione CULT – si riscontra soprattutto tra i giovani (62% tra i 15 e i 24 anni) e scende man mano che si sale (40% over 55).

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Tempo e dati, quindi, per le canoniche dichiarazioni autocelebrative: “Il Parlamento e l’Unione europea hanno fatto molta strada negli ultimi anni – ha dichiarato la “guerrafondaia” presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola -. Abbiamo dovuto affrontare circostanze eccezionali e difficili, ma siamo diventati più forti. Il Parlamento è stato e continuerà a essere la voce e il difensore dei cittadini nell’UE”.

Il sostegno all’economia e alla creazione di nuovi posti di lavoro, nonché la difesa e la sicurezza dell’UE sono importanti solo per il 31% degli intervistati/e.

Rispetto alla media EU27, infine, gli italiani vogliono parlare di più di salute pubblica (38% vs 32%) e creazione di più posti di lavoro e aiuto all’economia (41% vs. 31%). Questi due sono anche i due temi che gli elettori italiani hanno detto di voler al centro della campagna elettorale. Maggiore attenzione, sempre rispetto alla media, anche per diritti dei consumatori (25% vs 14%) e per l’indipendenza energetica (24% vs 17%). Minore invece alla difesa (23% vs. 31%).

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