Il PE approva le norme temporanee per il rilevamento degli abusi sessuali sui minori online.

Il Parlamento europeo ha approvato con 537 voti favorevoli, 133 contrari e 24 astensioni, una nuova legislazione per tutelare meglio i minori dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali, quando utilizzano servizi di webmail, chat e messaggistica. Norme temporanee che permetteranno ai fornitori di servizi web di continuare a contrastare, su base volontaria, la presenza di materiale pedopornografico online.

Questa legislazione temporanea si applicherà per un massimo di tre anni, o meno se nel frattempo saranno concordate nuove regole permanenti per affrontare l’abuso sessuale dei bambini in rete. Una modifica legislativa resasi necessaria per permettere ai fornitori di servizi web di continuare ad applicare volontariamente le misure per combattere e prevenire la diffusione di contenuti pedopornografici online, a seguito della piena applicazione del codice europeo delle comunicazioni elettroniche nel dicembre 2020.

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Secondo le nuove norme, i fornitori di servizi di webmail, chat e messaggistica potranno decidere di continuare a individuare, rimuovere e denunciare abusi sessuali sui minori online. Potranno anche adottare misure per contrastare il cyber grooming e segnalare i presunti abusi alle autorità di contrasto e giudiziarie o alle organizzazioni che agiscono nell’interesse pubblico contro l’abuso sessuale sui minori. Dovranno però utilizzare tecnologie il più possibile rispettose della privacy.

I classificatori e l’intelligenza artificiale saranno utilizzati per analizzare i testi o i dati sul traffico per rilevare i possibili abusi. La nuova legislazione non si applicherà alle comunicazioni audio.

I deputati hanno insistito per la creazione di procedure appropriate e meccanismi di ricorso per garantire che i cittadini possano presentare reclami se ritengono che i loro diritti alla privacy siano stati violati. Le autorità nazionali di protezione dei dati avranno un controllo migliore delle tecnologie utilizzate dai fornitori di servizi sul web, grazie a una previa valutazione d’impatto e a procedure di consultazione.

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Per la relatrice Birgit Sippel, eurodeputata del gruppo S&D: “Gli abusi sessuali sui minori sono un reato orribile che viola i diritti umani. Occorre prevenirlo nel modo più efficace, perseguire di più i colpevoli e offrire un sostegno migliore alle vittime. L’accordo è un compromesso tra l’individuazione degli abusi online e la protezione della privacy degli utenti. Forse non è perfetto, ma è una soluzione temporanea praticabile per i prossimi tre anni. Ora è necessario che la Commissione proponga una soluzione a lungo termine che tragga ispirazione dalle garanzie in materia di protezione dei dati individuate nelle norme temporanee e che, inoltre, renda più mirata l’analisi delle comunicazioni private”.

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Il regolamento dovrà essere adesso formalmente adottato dal Consiglio prima della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore il terzo giorno successivo alla sua pubblicazione.

foto Copyright European Parliament 2020: Source EP / Daina Le Lardic