Due giovani lavoratori aggrediti in piazza Giovanni, Frongia: “Profonda preoccupazione”.

“Siamo profondamente preoccupati per quanto sta accadendo in città, dopo le spaccate dei giorni scorsi ai danni di alcuni locali del centro, questa notte due dipendenti di un nostro associato sono stati picchiati brutalmente mentre tornavano a casa dopo il lavoro, condanniamo fermamente questi gesti e siamo vicini ai ragazzi vittime della violenza e al nostro collega”. Così il presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna Emanuele Frongia che ha raccolto il grido d’allarme del titolare di un noto locale del centro città.

Due suoi dipendenti, di 24 e 25 anni, intorno alle 2, in piazza Giovanni, mentre tornavano a casa dopo il lavoro, sono stati avvicinati da due individui (uno impugnava un coltello) con la scusa di una sigaretta. Improvvisamente le due vittime, ora ricoverate in ospedale, sono state aggredite e derubate. Solo il tempestivo intervento di altri due ragazzi, conoscenti dei due aggressori, ha evitato il tragico epilogo della vicenda.

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“Questo è l’ennesimo atto di violenza, gravissimo”, dice Frongia, “arriva dopo diverse spaccate registrate in alcuni locali nei giorni scorsi. Siamo convinti che il nostro grido d’allarme non rimarrà inascoltato da parte delle istituzioni”.

Una situazione a dir poco paradossale, stando a una certa narrazione politica locale e regionale, secondo la quale Cagliari sarebbe “la città più bella del mondo”. Sicuramente, negli ultimi 5 anni, il capoluogo di regione è diventato più sporco, insicuro e deprimente per le tante iniziative imprenditoriali locali.

Chissà se le dichiarazioni ‘muscolari’ di taluni amministratori/trici e legislatori sardi/e di destra, alla luce del generale deterioramento della sicurezza e qualità della vita cittadina, torneranno a farsi sentire in campagna elettorale… più probabile, a stretto giro, la pubblicazione di notizie circa il raggiungimento di “accordi salvifici” di scarso impatto, buoni soltanto a lanciare un pò di fumo negli occhi dei sempre più acritici (e disinteressati) cittadini e cittadine di Cagliari.

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