Commissione UE: “La qualità delle acque di balneazione europee rimane elevata”. 

Secondo l’ultimo rapporto annuale sulle acque di balneazione pubblicato dalla Commissione von der Leyen, la maggior parte dei siti di acque di balneazione in Europa ha superato i più severi standard di qualità dell’acqua nel 2022. La valutazione, elaborata dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) in collaborazione con la Commissione, evidenzia dove i bagnanti possono trovare i siti di balneazione più puliti d’Europa.

La qualità dell’acqua nei siti costieri , che costituisce i due terzi del totale dei punti di balneazione, è generalmente migliore di quella dei siti fluviali e lacustri interni . Nel 2022, l’88,9% dei siti di balneazione costieri dell’UE è stato classificato di qualità eccellente rispetto al 79,3% dei siti nell’entroterra . 

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Nel 2022, il 95% delle acque di balneazione a Cipro, Austria, Grecia e Croazia ha soddisfatto lo standard di qualità “eccellente”. Inoltre, a Malta, Bulgaria, Romania, Slovenia e Lussemburgo, tutte le acque di balneazione valutate soddisfacevano almeno lo standard minimo di qualità sufficiente nel 2022.  

“Questa è un’ottima notizia per tutti gli europei che chiedono che l’ambiente che tutti condividiamo e di cui godiamo, compresi i nostri amati luoghi di balneazione, sia il più pulito possibile. Ciò dimostra che oltre 40 anni di duro lavoro nel monitoraggio e nel miglioramento delle nostre acque costiere, fiumi, laghi e stagni sta dando i suoi frutti, ma dimostra anche che un monitoraggio regolare è vitale per un progresso positivo”, ha dichiarato nell’occasione Leena Ylä-Mononen, Direttrice esecutivo dell’Agenzia europea dell’ambiente.

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Dall’adozione della direttiva sulle acque di balneazione nel 2006, la percentuale di siti “eccellenti” è cresciuta e si è stabilizzata negli ultimi anni, tra l’85-89% per le acque costiere e il 77-81% per le acque di balneazione interne. Nel 2022 rappresentava l’85,7% di tutte le acque di balneazione nell’UE. Gli standard minimi di qualità dell’acqua sono stati rispettati nel 95,9% di tutte le acque di balneazione nell’UE.