Cagliari, arriva l’Empoli. Mazzarri: “Siamo partiti col piede giusto”.

Dopo l’inaspettato pareggio all’Olimpico contro la Lazio, il Cagliari di Mazzarri si appresta ad accogliere, all’Unipol Domus, una delle dirette avversarie del campionato, l’Empoli. Contro i toscani servirà maggiore aggressività rispetto a quanto si è visto contro i biancocelesti per Mazzarri: “Domenica siamo stati pericolosi una volta entrati in possesso di palla, abbiamo creato sei-sette occasioni da gol contro uno squadrone come la Lazio. Dovremo essere magari più cinici e cattivi sotto porta, tradurre in gol le palle gol create: sotto questo aspetto dobbiamo migliorare”.

Sull’avversario di domani: “L’Empoli è una società importante, con un allenatore che ha inculcato la cultura del gioco. Una compagine difficile, ha perso tre partite in casa, ne ha giocata una sola in trasferta ed è andato a vincere sul campo della Juventus: questo dato deve farci tenere alta la soglia dell’attenzione. Sarà una partita difficilissima, dovremo mostrare la stessa adrenalina in fase difensiva di domenica scorsa per evitare che l’Empoli esprima il proprio gioco. Pensiamo partita per partita, senza guardare la classifica, ma la mentalità che voglio vedere dalla squadra deve essere sempre quella: aggressività in difesa, velocità in fase di transizione e concretezza sotto porta”.

LEGGI ANCHE:  Il Cagliari in trasferta a Torino, Mazzarri: "Serve maggiore cinismo".

Gara sulla quale pende l’incognita del turnover: “Con tre partite in otto giorni – spiega il tecnico livornese – bisognerà verificare le condizioni fisiche di tutti. Ieri chi è stato impiegato di più in gara ha svolto un defaticante, dovrò parlare con i medici e i preparatori, oltre che con i calciatori stessi, per individuare chi mi potrà offrire maggiori garanzie. Chi è stato schierato domenica in condizioni non ottimali potrebbe pagare qualcosa”.

Ma arrivano segni importanti dal gruppo per mister Mazzarri: “Dopo la sostituzione, Caceres è stato magnifico: mi ha aiutato dalla panchina come se fosse stato un mio collaboratore. Stesso discorso per Pavoletti: ai ragazzi più esperti ho chiesto di seguire il gruppo, ma questo è lo spirito che voglio in tutta la squadra. Bisogna sostenersi l’un l’altro, sia in campo che fuori. Mi pare che da questo punto di vista siamo partiti col piede giusto”.

LEGGI ANCHE:  L'Atalanta spegne il sogno 'Europa League'.

foto Cagliari Calcio