Asvis: “Numeri preoccupanti su occupazione e giovani”.

“L’Italia è molto indietro su gran parte degli obiettivi prefissati dall’Agenda 2030 dell’Onu” Questa la sentenza dell’Asvis, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile per la quale è aumentato il gap con gli altri Stati membri dell’Ue.
Il nostro Paese, ricordano dall’ASVIS, registra numeri in peggioramento in materia di salute, povertà, educazione e uguaglianza di genere. Ma i dati più preoccupanti – sarebbe stato improbabile il contrario – riguardano l’occupazione e l’inserimento lavorativo dei giovani. “L’Europa ci chiede di portare al 9% i cosiddetti NEET” ma ad oggi in Italia si è molto distanti da questo obiettivo (media al 23%, al 40% in Sardegna) e la stessa missione per i giovani del Pnrr non produrrà – con molta probabilità – alcun risultato in tal senso.

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L’Unione, si legge nel rapporto ‘L’Italia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile’, “ci chiede di arrivare al 2030 con il 78% delle persone adulte occupate quando in realtà il nostro Paese offre un impiego soltanto al 62% della popolazione in età lavorativa. Se non ci daremo una mossa- ha evidenziato la presidente Marcella Mallen- non riusciremo a raggiungere gran parte degli obiettivi previsti dall’Agenda 2030”.

Ma non sarebbe tutto da ‘buttare via’ per l’ASVIS, poichè “l’industria sta prendendo coscienza dell’importanza dei temi della sostenibilità economica e ambientale”.

Da qui l’esigenza di inserire in Costituzione il principio dello sviluppo sostenibi, e assumere gli impegni internazionali sul contrasto ai cambiamenti climatici, e predisporre l’agenda urbana per lo sviluppo sostenibile.

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