Accordo Israele-Emirati Arabi Uniti. La posizione dell’UE.

Quali ripercussioni produrrà nell’UE la normalizzazione dei rapporti tra Israele ed Emirati Arabi Uniti? Come risaputo, lo scorso 14 agosto Israele ed Emirati Arabi Uniti hanno annunciato di stabilire relazioni diplomatiche sottoscritte, successivamente, il 16 settembre a Washington DC con “l’Accordo di Abramo”.

Una nuova intesa che per i principali analisti geopolitici fermerà le mire espansive di Israele in Cisgiordania, per arrivare “a una stabilizzazione delle relazioni tra Israele e i Paesi limitrofi”.

Accordi che se da un lato hanno suscitato plauso e ammirazione, dall’altra sono stati aspramente criticati specialmente dall’Autorità Nazionale Palestinese e dalla stessa Turchia, che per effetto della normalizzazione dei rapporti tra Israele ed Emirati Arabi potrebbe vedere minacciata la propria leadership nel Mediterraneo orientale.

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Una normalizzazione dei rapporti che di fatto formalizza la lunga collaborazione economica tra le due nazioni, tanto da essere ritenuta uno dei segreti tenuti peggio dell’intero Medio Oriente.

Sullo sfondo di questo nuovo raccordo diplomatico l’esponente del gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, César Luena, ha interrogato la Commissione europea per conoscere la posizione dell’UE sul nuovo accordo: “Sebbene questo cambiamento nella politica regionale abbia fermato l’annessione unilaterale della Cisgiordania da parte di Israele, potrebbe avere conseguenze impreviste che potrebbero influenzare la già delicata situazione nell’area. Intende la Commissione assumere un ruolo più prominente nel nuovo scenario o perseguire attivamente la ripresa della mediazione internazionale tra palestinesi e israeliani?”.

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Oggi, l’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell, è intervenuto per precisare la posizione dell’UE alla luce dei nuovi “accordi di Abramo”.

“Come affermato nella dichiarazione dell’Alto rappresentante a nome dell’UE del 15 agosto 2020, l’Unione europea accoglie con favore l’accordo sulla normalizzazione delle relazioni tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti. Questo processo di normalizzazione avvantaggia entrambi i Paesi ed è un contributo importante alla stabilità regionale”.

“L’UE – ha aggiunto Borrell – resta impegnata in un programma globale per favorire una pace duratura nell’intera regione. L’impegno di Israele a sospendere i piani per annettere unilateralmente le aree dei palestinesi è da ritenersi un passo positivo. Per quanto riguarda il processo di pace in Medio Oriente, l’Unione europea resta fermamente impegnata per una soluzione negoziata e praticabile dei due Stati che tenga conto delle legittime aspirazioni di entrambe le parti e che rispetti i parametri internazionali e tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite”.

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