Quanto investe l’UE in Italia?
Quanto investe l’UE in Italia? Da dove viene il denaro? Queste e altre domande trovano la loro risposta nell’infografica interattiva pubblica dall’Eurostat e relazioni finanziarie della Commissione, per aiutare i contribuenti dell’UE ad avere una visione chiara della destinazione dei fondi europei e contribuire a una migliore comprensione del funzionamento del Quadro finanziario pluriennale (QFP) e dei bilanci annuali, contestualizzando a livello europeo le cifre relative ai vari Paesi aderenti.
I dati più recenti pubblicati dall’Eurostat sono riferiti al 2017. In quell’anno l’Italia ricevette 9,80 miliardi di euro di finanziamenti dell’UE, di cui 4.93 miliardi destinati all’agricoltura (50 %), pressoché identica alla media UE-28 (49 %). Come seconda voce d’investimento ad aver ricevuto più investimenti viene indicata la politica regionale, con ben 1,63 miliardi di euro (circa 17% degli investimenti totali), un importo ben inferiore alla media UE-28, a quota 27%. Il settore “ricerca e sviluppo”, nel 2017, ha assorbito 1,46 milioni di euro (15%), una quota pressoché identica alla media UE-28 del 14%. Per la sicurezza, giustizia e cittadinanza, invece, i fondi UE in Italia sono stati circa del 3,29% del totale, ovvero 321,89 milioni di euro.
Le percentuali riportate nelle parti descrittive riguardano i fondi spesi in Italia e negli altri Paesi dell’UE. I fondi spesi al di fuori dell’UE, ad esempio nei paesi candidati all’adesione e nei paesi limitrofi, non vengono presi in considerazione nel calcolo delle percentuali presentate.
Dal canto suo l’Italia ha contribuito al bilancio dell’UE con 12 miliardi di euro e ne ha riscossi 2,30 in dazi doganali per conto dell’UE, di cui ha trattenuto il 20% a titolo di spese amministrative.
Altro dato interessante, riportato nell’infografica, riguarda la crescita del bilancio italiano negli ultimi dieci anni, che registra un aumento dell’11,60%, dai 735,1 miliardi di euro del 2007 a 840,8 miliardi nel 2017. Nell’area Euro tra i Paesi che hanno avuto una maggiore crescita nei rispettivi bilanci, troviamo l’Estonia, il Lussemburgo, Malta e la Slovacchia con punte sopra il 67% rispetto al 2007, mentre Spagna, Cipro e Portogallo, hanno registrato gli stessi livelli di crescita del bilancio Italiano, attestandosi su una percentuale di crescita, nell’ultimo decennio, tra il 10-14%.