Vittoria Lazio, 200 in A per Immobile. Giulini “Piena fiducia in Ranieri”.

Un’altra sconfitta e penultimo posto in classifica per la squadra di Ranieri, la quarta consecutiva, ad opera della Lazio che con i tre punti sale al sesto posto a insidiare la zona Champions.

Buio pesto in casa rossoblù, in una partita a onor del vero anche sfortunata (delle tre reti subìte una è un autogol e una è frutto di una deviazione), ma dove Nandez e compagni sono riusciti a mettere in difficoltà seria la squadra ospite solo per alcuni sprazzi di gara e non sono mai apparsi in grado di fare risultato.

E’ vero che mancano ancora diverse partite e che non sono certo queste quelle dove sperare di fare punti, ma tra le mura amiche ci si aspetterebbe almeno un atteggiamento più grintoso e che metta in difficoltà gli avversari, mentre i 5 punti raggranellati nelle ultime 9 partite in campionato dovrebbero certamente rappresentare un serio campanello d’allarme.

I biancocelesti, tornati alla vittoria dopo una sconfitta e un pareggio rimediati rispettivamente con Atalanta e Napoli, sono orfani di Rovella, con Cataldi in cabina di regia, mentre Lazzari viene lasciato in panchina con Marusic e Hysaj a coprire le fasce in difesa.

Sir Claudio schiera invece l’ennesima formazione a sorpresa, con Obert e Zappa centrali al fianco di Mina (costretto a uscire nel secondo tempo per qualche problema) mentre Dossena rimane in panchina, Deiola preferito a Prati a centrocampo, e Gaetano che esordisce sulla trequarti con Viola a supporto dell’unica punta Lapadula.

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La partita inizia in maniera frizzante con alcune occasioni da entrambe le parti, con la Lazio che spadroneggia a centrocampo e riesce a presentarsi in zona d’attacco più spesso, e la squadra di casa che sporadicamente cerca di portarsi al tiro e a creare qualche grattacapo a Provedel.

Il vantaggio degli ospiti sopraggiunge quasi inaspettato, vista la situazione tutto sommato equilibrata, al 26’, quando sugli sviluppi di una punizione Isaksen si infila sul lato destro dell’area e scaraventa una palla bassa al centro dell’area: doppio buco di Scuffet e Azzi, e Deiola la tocca e la butta dentro la sua stessa porta.

Succede poco altro per tutta la prima frazione di gioco, mentre nel secondo tempo, come spesso accade, il Cagliari cambia assetto, e con gli ingressi di Dossena per Azzi e Luvumbo per Viola, e il cambio di modulo che passa al 4-3-2-1.

E’ però la squadra di Sarri a trovare ancora il gol. E’ il 49’ quando Isaksen tira, Scuffet respinge e Immobile, da posizione defilata, mette a segno il raddoppio e centra la sua rete numero 200 in serie A.

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Stavolta gli isolani reagiscono subito e dopo solo due minuti Gaetano, lanciato da Luvumbo, bagna il suo esordio in rossoblù con uno straordinario tiro a giro che si insacca all’incrocio.

E’ Felipe Anderson a mettere a segno il definitivo 1-3 al 65’. Vecino serve il brasiliano che si accentra, scaglia un tiro che viene deviato da Zappa mentre cerca di intervenire, e la deviazione beffa Scuffet infilandosi alle sue spalle.

Non accade praticamente più nulla, se non un parapiglia al triplice fischio di Di Bello, con un tafferuglio perlopiù verbale tra i giocatori e le panchine delle due squadre che porta all’espulsione di Aresti.

A fine gara parla Giulini che precisa subito che si è presentato lui in sala stampa per via della grande delusione del mister rossoblù e della squadra. <<Fiducia totale nel tecnico e nei suoi collaboratori,>> commenta il presidente dei sardi <<nessuno meglio di Ranieri può traghettarci verso la salvezza, e sarà indiscutibilmente lui a rimanere il nostro allenatore fino alla fine. Siamo tutti sicuri, spogliatoio compreso, che sia l’unico uomo che possa portarci a rimanere in serie A, e se retrocederemo lo faremo con lui in panchina>>.

<<Non vi nascondo che gran parte della rosa sta deludendo,>> commenta ancora Giulini <<ma non ho nessun tipo di rimpianto su quello che si è fatto. Ho accontentato in tutte le richieste quello che il mister chiedeva di portare nella nostra squadra: difensori di esperienza internazionale, due giocatori dalla Samp con svariate presenze in A, due attaccanti abituati alla massima serie, un po’ di monetizzazione e qualche giovane su cui puntare. In definitiva, penso che come società non avremmo potuto fare di più, e che comunque la nostra squadra abbia le carte in regola per salvarsi, anche se sarà davvero difficile>>.

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Cagliari – Lazio 1-3

Cagliari (3-4-2-1): Scuffet; Zappa, Mina (28’st Wieteska), Obert (18’st Augello); Nandez, Makoumbou, Deiola, Azzi (1’st Dossena); Viola (1’st Luvumbo), Gaetano; Lapadula (28’st Pavoletti). All. Ranieri.

Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Hysaj; Guendouzi, Cataldi (33’st Kamada), Luis Alberto (17’st Vecino); Isaksen (39’st Pedro), Immobile (17’st Castellanos), Felipe Anderson. All. Sarri.

Arbitro: Di Bello di Brindisi.

Reti: 26’pt aut. Deiola (L), 4’st Immobile (L), 6’st Gaetano (C), 20’st Felipe Anderson (L)

Note: Ammoniti Makoumbou (C); Immobile, Vecino, Romagnoli (L). Espulso Aresti nel post gara per comportamento violento. Corner 7-8; Recupero: 1’ P.T. – 5’ S.T.

Foto Cagliari Calcio