Trasporti, Francesca Ghirra: “Raggiunti livelli insopportabili”.

Il regime di continuità territoriale dovrebbe garantire un servizio di trasporto tale da non penalizzare i cittadini residenti in territori periferici e “svantaggiati”, come la Regione Sardegna. Come rilevato negli ultimi tempi, però, è sempre più difficile viaggiare alle stesse condizioni degli altri cittadini italiani, creando di fatto un chiaro esempio di iniquità per i sardi.

Una realtà che neanche la tanto celebrata modifica dell’articolo 119 della Costituzione – introducendo il principio di insularità nella carta costituzionale -, sta provando a modificare, essendo la Sardegna – anche per effetto della liquidazione di Alitalia – più isolata che mai.

“La situazione sui cieli dell’isola è disastrosa – ha dichiarato oggi la deputata Francesca Ghirra. I voli hanno raggiunto prezzi folli e riuscire ad arrivare in Sardegna nel periodo natalizio è praticamente impossibile. Rispetto alla continuità territoriale in vigore tra il 2013 e il 2020 c’è stata una riduzione delle frequenze del 44% e il numero dei posti giornalieri a disposizione è diminuita del 27%. Sappiamo bene che le logiche del libero mercato impedirebbero di garantire ai sardi spostamenti adeguati ed è quindi indispensabile un intervento regolatorio, ma bisogna individuare celermente un sistema di continuità che garantisca, oltre all’assenza di interruzioni, tempi e costi certi. L’attuale situazione è davvero intollerabile”.

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Ita e Volotea, che gestiscono attualmente la continuità aerea senza oneri di servizio pubblico, hanno progressivamente ridotto la frequenza delle tratte, aumentando al contempo le tariffe per i non residenti fino a imporre il pagamento di 400 euro per un viaggio di sola andata Cagliari-Milano. I collegamenti giornalieri da Cagliari a Linate sono passati da 6 a 4 e quelli per Roma da 7 a 6. Nello scalo di Olbia sono previsti 3 collegamenti verso Roma e solo 2 verso Milano.

“Il nuovo bando pubblicato dalla Regione a ottobre – conclude la Ghirra – non supererà le attuali problematiche perché ripropone le stesse criticità del modello ora in vigore”. Da qui l’invio di una interrogazione al ministro dei Trasporti , Matteo Salvini: “Abbiamo chiesto al ministro se sia al corrente di questa situazione disastrosa e come intenda intervenire per porvi rimedio”.

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Una risposta, quella in programma dal MiT, facilmente desumibile: spot e nessuna soluzione nel merito del problema.

foto https://www.facebook.com/francescaghirra.it/