Scuola in Emilia: “Musica strumento di socializzazione e inclusione”.

Lo studio della musica è fondamentale non solo per arricchire l’offerta educativa specifica, ma anche come veicolo per la socializzazione e l’inclusione degli studenti e delle studentesse. Una affermazione sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna che lo scorso mese di maggio aveva messo a disposizione 1,7 milioni di euro per un bando rivolto alle scuole di musica riconosciute. 

Ieri, al termine della fase istruttoria, sono stati ben 27 i progetti finanziati, scelti per la loro capacità di valorizzare l’esperienza musicale collettiva, sviluppando la creatività, la socializzazione e l’integrazione di tutti, nonché promuovere la piena inclusione agli alunni e alle alunne con disabilità o in condizione di svantaggio.

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La graduatoria finale, in particolare, vede 80 scuole di musica coinvolte, più di 7mila studenti e studentesse della scuola primaria, della scuola secondaria di primo e secondo grado nonché dei percorsi di istruzione e formazione professionale, 240 istituzioni scolastiche.

Grazie a questo piano ogni studente e studentessa potrà frequentare un percorso di educazione musicale di 60 ore composto da due moduli di uguale o diversa tipologia, tra musica strumentale d’insieme, propedeutica musicale e canto corale.

Insomma, la Regione Emilia-Romagna continua a confermarsi una buona pratica nel desolante panorama delle politiche giovanili e dell’inclusione dei giovani in Italia. Un paradigma decisamente iniquo che, alla luce dei dati sull’abbandono scolastico, vede la Regione Sardegna tra le realtà territoriali in testa alla classifica.

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