Rispetto dello Stato di diritto e Pnrr. La Commissione eroga 6,3 miliardi alla Polonia.

In una Europa dove il rispetto dello Stato di diritto non vale per tutti non dovrebbe sorprendere l’ultima erogazione della Commissione Ue, per un totale di 6,3 miliardi di euro, alla Polonia nell’ambito del dispositivo per le ripresa e la resilienza.

Una decisione che cozza, come facilmente riscontrabile, con le numerose violazioni, giusto per citare alcuni esempi, verso i diritti delle donne polacche, della comunità LGBT e l’indipendenza dei media.

6,3 miliardi di euro (al netto dei prefinanziamenti), di cui 3,6 miliardi di euro in prestiti e 2,7 miliardi di euro in sovvenzioni che, come ricordato oggi dalla Commissione Ue, “sono basati sulla performance, nel senso che dipendono dall’attuazione da parte della Polonia degli investimenti e delle riforme descritte nel suo piano di ripresa e resilienza”. Pazienza, quindi, se si erogano risorse a un Paese Ue poco rispettoso dei suoi valori.

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Ma di coerenza è sempre difficile parlare dalle parti della Commissione Ue che ha addirittura approvato la relazione del Governo polacco sugli interventi chiave, tra i quali proprio quello della salute. Probabilmente quella delle donne polacche, alle quali è preclusa la libera scelta sulla salute riproduttiva, non deve essere contemplata tra le priorità del cosiddetto piano di ripresa e resilienza…

La Commissione, ancora, ha concluso recentemente che la Polonia ha raggiunto in modo soddisfacente le due “super pietre miliari” a partire dall’indipendenza della magistratura polacca.

foto rappresentanza Commissione in Italia